Dagli interruttori agli Spd, sono davvero numerosi gli apparecchi necessari per il corretto funzionamento del sistema di distribuzione elettrica di un edificio e quindi per la sicurezza dello stesso
La protezione dei cavi inizia dalle canaline. Per questo esse devono essere scelte con cura, in virtù delle specifiche caratteristiche di ognuna. La corretta scelta e installazione delle canalizzazioni influenza infatti la vita utile di un impianto
Spd, relè e contattori rappresentano elementi fondamentali per proteggere le apparecchiature da fenomeni atmosferici o dal passare del tempo.Molto importante è scegliere il componente giusto ed effettuare l’installazione nel modo adeguato
Negli ultimi decenni gli apparecchi elettrici utilizzatori nelle nostre case si sono profondamente trasformati. I tradizionali apparecchi elettrici ed elettromeccanici si sono evoluti lasciando sempre più spazio all’elettronica.
Le esplosioni mettono in pericolo la vita e la salute dei lavoratori e ciò per l’effetto incontrollabile delle fiamme e della pressione. Per tale ragione è opportuno creare una strategia coerente di prevenzione delle esplosioni e che esiga che le misure di carattere organizzativo si integrino con le misure di carattere tecnico, adottate sul luogo di lavoro
I sistemi di controllo accessi rientrano nel campo di applicazione del DM 37/08 (1) ed in particolare nella tipologia di impianti di cui all’art. 1, comma 2, lettera b (impianti elettronici) e sono quindi soggetti a tutti gli obblighi che ne derivano
L’entrata in vigore delle CEI EN 61439-x e della nuova variante alla norma CEI EN 64-8 modificano i criteri di progettazione, collaudo e documentazione dei quadri elettrici, oltre a introdurre una nuova concezione dell’impianto elettrico in ambito civile e terziario.
Un buon impianto elettrico utilizzatore dovrebbe essere suddiviso in più circuiti e prevedere un adeguato numero di prese a spina e punti di comando. Questo principio è enunciato, in termini generali, dalla norma impianti (art. 314 della norma CEI 64-8). La guida applicativa CEI 64-53 “Edilizia ad uso residenziale e terziario”, già nel 2007 suggeriva una suddivisione degli impianti utilizzatori in tre diverse categorie prestazionali (economico, comfort e lusso) indicando per ciascuna categoria un numero minimo di circuiti in cui suddividere l’impianto, di prese a spina fisse e di punti luce.