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L'energia dell' UPS

9 dicembre 2013
Nella scelta del gruppo di continuità è necessario valutare le qualità delle macchine installate, ma anche la potenza effettivamente necessaria

Secondo i dati pubblicati dall’Autorità per l’Energia, la durata media annuale delle interruzioni elettriche senza preavviso è superiore ai 40 minuti. Un valore limitato in termini assoluti, in quanto corrisponde allo 0,007% del tempo disponibile nel corso di un anno, ma che diventa critico perché un'interruzione non è in alcun modo prevedibile e può avere conseguenze devastanti su un'utenza.
Per garantire la disponibilità dell'alimentazione in qualunque condizione, diventa indispensabile predisporre strumenti capaci di garantire la continuità elettrica anche a fronte di tali interruzioni. A queste esigenze rispondono gli UPS (Uninterruptible Power System) il cui mercato, negli ultimi anni, è cresciuto progressivamente. Un’espansione che, però, non ha ancora selezionato i fornitori e, soprattutto, ha creato una certa confusione, con sigle e acronimi non sempre facilmente comprensibili anche a chi opera nel settore.

Elettricità di qualità

Il tutto ha origine dal fatto che, per il corretto funzionamento delle apparecchiature elettroniche, non è sufficiente disporre della fornitura energetica, ma è indispensabile valutarne anche la qualità. Un aspetto, quest’ultimo, tipicamente non percepito da un osservatore umano, ma che può indurre problemi soprattutto ai sistemi informativi.
In tale ambito, in particolare, i numeri sono eloquenti: ogni mese, in Italia, si registrano 128 disturbi di vario genere sulle linee elettriche. Secondo gli studi più recenti, nell’87,2% dei casi si tratta di abbassamenti di tensione (Sags) e nel 7,4% di un innalzamento della stessa (Spikes), a cui si aggiungono una percentuale di cosiddetti disturbi generici.
Tutte situazione che, sulle comuni lampadine, portano ad una semplice variazione dell’intensità luminosa, spesso nemmeno percepita dai nostri sensi, mentre inducono effetti devastanti sulle delicate apparecchiature elettroniche, tra cui anche le telecamere, e, soprattutto, sui sistemi di trasporto, gestione e archiviazione delle immagini, che possono essere seriamente danneggiati da queste situazioni. Da qui la necessità di garantire, oltre alla continuità, anche la qualità dell’alimentazione elettrica.

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