Negli ultimi decenni gli apparecchi elettrici utilizzatori nelle nostre case si sono profondamente trasformati. I tradizionali apparecchi elettrici ed elettromeccanici si sono evoluti lasciando sempre più spazio all’elettronica.
Il pensiero va subito ai dispositivi elettronici ed informatici: ormai nelle abitazioni della maggior parte delle famiglie italiane si trova un computer con monitor e stampante. I televisori a tubo catodico sono quasi scomparsi e sostituiti da enormi televisori al plasma, a cristalli liquidi o a led, numerosi in ogni abitazione e spesso collegati a lettori dvd e altro. La diffusione degli impianti di condizionamento, che spesso sono azionati elettronicamente, ha fatto sì che, nel nostro Paese, il picco massimo di assorbimento di potenza elettrica, che storicamente coincideva con i mesi invernali, venisse invece superato nei mesi estivi.
La trasformazione degli apparecchi non riguarda però solo le classiche apparecchiature elettroniche: in realtà anche la vecchia lavatrice e il forno, che esteriormente non sono molto cambiati, hanno subito radicali trasformazioni circuitali ed oggi anch’essi spesso ospitano, al loro interno, un cuore elettronico.
L’elettronica ha permesso di ottimizzare il rendimento degli apparecchi che oggi sono più leggeri, meno ingombranti e in grado di soddisfare standard di efficienza energetica sempre più elevati; dobbiamo tuttavia domandarci se il “vecchio” impianto elettrico a cui sono allacciati ha ancora tutti i requisiti per fare il suo dovere in sicurezza.
Uno degli aspetti da considerare è la protezione contro i contatti indiretti che, negli impianti residenziali, alimentati da un sistema TT, è affidata all’interruttore differenziale coordinato con l’impianto di terra: vale infatti notare che, in caso di guasto verso massa, gli apparecchi elettronici non sempre presentano correnti di guasto sinusoidali e ciò può mettere in crisi i tradizionali interruttori differenziali che potrebbero intervenire per soglie di corrente più elevate della corrente nominale o non intervenire affatto.
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