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I componenti per fare e proteggere un impianto

5 luglio 2013
Spd, relè e contattori rappresentano elementi fondamentali per proteggere le apparecchiature da fenomeni atmosferici o dal passare del tempo.Molto importante è scegliere il componente giusto ed effettuare l’installazione nel modo adeguato
Il prossimo luglio, Roma sarà colpita da circa 450 fulmini, mentre il mese successivo saranno 700. Sono queste, infatti, le medie rilevate dal Sirf (Sistema italiano di rilevamento fulmini). Lo stesso Ente ha registrato, su Milano, una media di “soli” 220 fulmini nella stagione estiva, mentre il fenomeno appare in netto aumento su Napoli. Esistono inoltre zone dell’Italia, come il Carso, in cui ogni anno cadono ben sei fulmini in ogni chilometro quadrato. L’evento,quindi, è molto più frequente rispetto a quanto lasci intuire la nostra sensazione. Anche se, nella maggior parte dei casi, simili fenomeni non provocano nessun danno. La probabilità che un impianto elettrico venga colpito da un fulmine è però tutt’altro che remota e le conseguenze per l’impianto stesso e le apparecchiature collegate sono tipicamente devastanti. Le apparecchiature elettriche e informatiche, in particolare, possono essere danneggiate anche da variazioni di tensione relativamente limitate. Allo stesso modo occorre ricordare che, nel tempo, le infrastrutture degli impianti fotovoltaici tendono progressivamente a degradarsi, soprattutto quando esposte ad agenti atmosferici particolarmente aggressivi o realizzate in modo non ideale. Una situazione che può indurre scariche ad elevata tensione sugli apparecchi collegati. Questi due fenomeni stanno favorendo l’affermazione degli Spd (Surge Protective Devices), noti anche con il termine di limitatori di sovratensione. Il loro compito è quello di intervenire, a fronte di una sovratensione, per convogliare verso terra le eventuali sovracorrenti e garantire che la tensione dei circuiti elettrici rimanga entro un valore prefissato. Approfondisci