L’entrata in vigore delle CEI EN 61439-x e della nuova variante alla norma CEI EN 64-8 modificano i criteri di progettazione, collaudo e documentazione dei quadri elettrici, oltre a introdurre una nuova concezione dell’impianto elettrico in ambito civile e terziario.
Dopo la pubblicazione, avvenuta nel gennaio del 2010, delle CEI EN 61439-1 e CEI EN 61439-1, entro il 2012 verranno emanate anche tutte le norme successive ed è prevista una prima guida IEC TR 61439-0. Questo comporterà, in pratica, che la CEI EN 60439-1, relativa alle apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prova di tipo (Ans), non sarà più applicabile dal 1° novembre del 2014. In sostituzione entreranno progressivamente in vigore le CEI EN 61439-x, distinte in funzione dello specifico campo di applicazione.
Si tratta di un’innovazione significativa, anche dal punto di vista delle certificazioni. Infatti, mentre le CEI EN 60439 erano applicate singolarmente, in futuro sarà necessario valutare la rispondenza a due norme per ciascun quadro. All’atto pratico, questo significa che la CEI EN 61439-1 non può essere applicata singolarmente e nessun quadro potrà essere dichiarato conforme a tale norma. Al contrario, per ogni singolo quadro, sarà invece necessario soddisfare le esigenze generali della CEI EN 61439-1 e quelle specifiche di ogni singolo ambito. Dovrà quindi essere dichiarata la conformità del quadro alla norma particolare ad esso applicabile, ad esempio la CEI EN 61439-3 nel caso di un quadro di distribuzione, mentre la conformità alla CEI EN 61439-1 sarà considerata implicita.
Da un punto di vista applicativo è importante ricordare che la norma non si applica a dispositivi singoli. Interruttori di manovra, fusibili, apparecchi elettronici… devono quindi risultare conformi alle norme specifiche di prodotto, mentre il campo di applicazione è riferito a diverse tipologie.
Un’importanza significative viene attribuita all’identificazione dei costruttori, al punto che la norma prevede che sia facilmente individuabile, tramite targhetta identificativa, il “costruttore originale”, ovvero l’organizzazione che ha effettuato il progetto originale e le verifiche associate, ma anche il “costruttore del quadro”, ovvero l’organizzazione chi si assume la responsabilità del quadro finito.
Dal 1° novembre 2014 sarà inoltre necessario integrare le certificazioni previste dalla CEI EN 60439-1 con ulteriori verifiche. La normativa precedente, infatti, chiedeva che fossero eseguite le seguenti sette prove: limiti di sovratemperatura, proprietà dielettriche, tenuta a corto circuito, efficienza del circuito di protezione, distanza di isolamento, funzionamento meccanico e grado di protezione. A queste, che sono ritenute valide purché soddisfino le prescrizioni contenute nella nuova norma, si aggiunge la necessità di verificare: robustezza dei materiali; installazione apparecchi e componenti; circuiti elettrici interni e collegamenti; terminali per conduttori esterni.
È interessante rimarcare come, ai fini della validità, la normativa ammette che i limiti di sovratemperatura e tenuta a corto circuito possono essere verificati tramite prove, rispetto delle regole o calcoli. Allo stesso modo grado di protezione IP, compatibilità elettromagnetica e isolamento in aria possono essere testate tramite prova specifiche o rispetto delle regole. Tutti gli altri parametri, invece, richiedono che siano effettuate prove specifiche.