Sono la III B della Scuola Primaria Fortuzzi di Bologna e la III A dell’Istituto di Istruzione Superiore Carlo Urbani di Roma i vincitori della quarta edizione di “Accendiamo l’idea!”, il concorso nazionale promosso dal Consorzio Ecolamp e da Legambiente. Il tema di quest’anno - “La corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti di illuminazione” - è stato scelto per stimolare la creatività e l’ingegno dei partecipanti, dando loro l’opportunità di riflettere sull’importanza della raccolta e del corretto smaltimento di questo speciale tipo di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
Per le scuole Primarie e Secondarie di primo grado la sfida era quella di reinterpretare in chiave creativa e personale il tradizionale gioco dell’oca, attribuendo balzi in avanti o indietro a otto caselle speciali, dedicate alle buone o cattive pratiche nel riciclo dei RAEE di illuminazione. Stesso tema, ma diverso strumento creativo, per le scuole Secondarie di primo e secondo grado, che dovevano cimentarsi nella realizzazione di un breve video spot. Sono pervenuti da tutta Italia ben 106 giochi dell’oca originali, provenienti da 50 scuole diverse e ben 55 video da 47 istituti secondari di primo e secondo grado, per un totale di 97 adesioni.
Una giuria, composta da due rappresentanti di Ecolamp e due di Legambiente, ha poi selezionato i migliori lavori per ognuna delle categorie, premiandone la creatività, la correttezza e la coerenza rispetto al tema assegnato. Il gioco dell’oca della Primaria Fortuzzi di Bologna è stato scelto per l’originale lavoro corale dei ragazzi, mentre il video spot dell’Istituto Carlo Urbani di Roma si è distinto per l’accuratezza e completezza dei contenuti e per lo stile con cui si è scelto di trasmettere i messaggi chiave.
Il consorzio Ecolamp, specializzato nel riciclo dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) di illuminazione e Legambiente Scuola e Formazione, l'associazione professionale degli insegnanti, degli educatori e dei formatori ambientalisti, hanno fornito alle scuole partecipanti supporto e approfondimenti attraverso materiale didattico finalizzato a far comprendere meglio questo tipo di rifiuti e a promuoverne il corretto smaltimento.
Presenti in tutte le case sotto forma di lampade a Led, tubi al neon, sorgenti luminose a risparmio energetico e apparecchi di illuminazione, una volta esauriti o non più funzionanti, questi prodotti diventano speciali rifiuti da smaltire seguendo regole ben precise. È dunque indispensabile raccoglierli e trattarli correttamente, affinché oltre il 90% dei materiali di cui sono composti possa essere recuperato e reimpiegato. Questo può essere possibile solo grazie a un’adeguata raccolta differenziata: un piccolo gesto attraverso il quale ciascuno di noi può contribuire in maniera concreta alla sostenibilità ambientale e allo sviluppo di un’economia circolare.
I lavori delle due classi vincitrici, premiati ciascuno con 500 euro in materiale scolastico, saranno presto visibili sui siti del Consorzio Ecolamp e di Legambiente e sui profili social di entrambe le organizzazioni.
“Siamo molto soddisfatti per il successo ottenuto da questa edizione del concorso - dichiara il direttore generale del Consorzio Ecolamp, Fabrizio D’Amico - sia in termini di partecipazione, sia per il lavoro di approfondimento in classe che molti elaborati hanno evidenziato. Il nostro obiettivo era dare vita a un momento che, contemporaneamente al normale svolgimento del programma scolastico, offrisse la possibilità agli studenti di approfondire in maniera creativa, leggera e divertente i temi con cui noi ci confrontiamo quotidianamente, come la raccolta differenziata, il riciclo dei RAEE e di tutti i rifiuti di illuminazione”.
“Anche quest’anno il concorso Ecolamp e Legambiente - dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente - ha raccolto una grande partecipazione e interesse da parte delle scuole e dei ragazzi, sempre più attenti e sensibili ai temi ambientali a partire dal corretto riciclo e smaltimento dei RAEE, dalle lampadine agli apparecchi elettronici. Rifiuti, che spesso vengono buttati nell’indifferenziata o che vengono abbandonati per strada, e che invece richiedono particolare attenzione per lo smaltimento al fine di recuperare i materiali pregiati attraverso l’industria del riciclo ed evitare così danni ambientali. Il segnale positivo che ci arriva dal mondo della scuola ci lascia ben sperare e dimostra come, progetti di educazione ambientali di questo tipo, possano dare un prezioso contributo nel formare e informare le nuove generazioni”.