Tra questi, quella degli edifici commerciali e residenziali è stata una delle aree maggiormente coinvolte: dalla diffusione di modelli lavorativi ibridi alla crescita dell’e-commerce, paradigmi nuovi sono andati sviluppandosi a livello globale. Per quanto possa essere necessario ancora qualche anno per riuscire a sfruttare appieno il potenziale di tali fenomeni, il momento attuale rappresenta un punto di svolta inedito che offre al settore dell’edilizia commerciale e residenziale l’opportunità di rinnovarsi, per creare un ecosistema davvero orientato al futuro.
Guardando ai due anni appena conclusi e al mercato che si sta delineando per i prossimi mesi, Eaton – azienda leader a livello globale nella gestione dell’energia – ha quindi identificato i 5 trend che caratterizzeranno il settore per il 2022.
1. I vecchi edifici troveranno nuova vita
La pandemia ha cambiato per sempre il modo di utilizzare gli edifici: le case sono diventate uffici e gli uffici hanno lasciato il posto a palazzi vuoti. Anche con il ritorno alla cosiddetta “normalità”, il lavoro da remoto si è ormai sviluppato a tal punto da non rendere più verosimile la presenza in ufficio ai livelli pre-COVID. Analogamente, i negozi fisici non recupereranno mai completamente il terreno perso a favore dell'e-commerce.
Ci si troverà quindi di fronte a una sovrabbondanza di edifici ad uso ufficio, ma crescerà la richiesta di locali da adibire alla gestione della logistica. Allo stesso tempo, il mercato immobiliare residenziale vivrà una nuova spinta verso la crescita, sulla scia di quanto già registrato nel 2021 (nei primi nove mesi dell’anno in Italia l’Agenzia delle Entrate ha registrato +43,1% nelle compravendite rispetto allo stesso periodo del 2020).
In tale contesto, sarà necessario un cambiamento di visione, che porti alla riconversione degli edifici per rispondere alle rinnovate esigenze del mercato.
2. Efficienza energetica per ripensare l’utilizzo degli edifici: è l’era dei prosumer
Gli ultimi due anni hanno ulteriormente accelerato un processo già in atto verso un utilizzo più consapevole ed efficiente dell’energia in risposta al cambiamento climatico, che coinvolge anche la progettazione e l’adeguamento degli edifici commerciali e residenziali. Inoltre, la crescente adozione di veicoli elettrici a sostituzione di quelli a combustibili fossili, così come la cottura e il riscaldamento elettrici, porteranno a un incremento nella domanda di energia elettrica e a un conseguente aumento dei costi.
Per far fronte a tale richiesta e contribuire, da un lato, a ridurne l’impatto economico e, dall’altro, a raggiungere gli obiettivi climatici, andrà diffondendosi ancora di più l’installazione di pannelli solari sul tetto degli edifici, che diventeranno così al tempo stesso consumatori e produttori di energia elettrica. Sarà il termine prosumer a descrivere il modo in cui i proprietari degli edifici gestiranno questo nuovo rapporto con l'energia.
Allo stesso modo, i processi di base del settore, come le gare d’appalto e gli standard di costruzione, si focalizzeranno sempre di più sulla gestione energetica.
3. Digitalizzazione come fattore abilitante
Gli approcci tradizionali non sono sufficienti ad affrontare i cambiamenti di cui il mondo sarà protagonista: saranno i sistemi digitali a offrire la flessibilità e l’adattabilità necessarie in ogni fase di produzione e utilizzo dell’energia.
Le tecnologie smart, come i contatori intelligenti, saranno infatti fondamentali sia per consentire agli edifici di fornire energia alla rete, sia per dare agli operatori le informazioni necessarie su come e perché ciascun edificio stia utilizzando una determinata quantità di energia. Inoltre, i sistemi smart sono in grado di reagire alle condizioni della rete nel modo più efficiente, ad esempio caricando i veicoli elettrici nei momenti di minore richiesta.
Tali sistemi favoriranno lo sviluppo di un rapporto diverso tra edifici e infrastrutture, rendendo la comunicazione davvero bidimensionale.
4. Sicurezza nuova per gli edifici
Negli ultimi due anni, il tema della sicurezza negli edifici è stato ampiamente discusso, poiché le autorità hanno dovuto affrontare le dinamiche di trasmissione virale e i possibili interventi per garantire una migliore ventilazione. Oggi, tuttavia, è necessario trovare un equilibrio tra l’attuazione di pratiche di sicurezza e il proseguimento delle attività quotidiane.
Inoltre, sebbene i rischi per salute rimangano prioritari, sarà necessario affrontare anche altri aspetti, a partire dal fatto che i contesti residenziali hanno esigenze molto diverse da quelli commerciali in termini sia di sicurezza, sia di fabbisogno energetico.
Sarà poi importante identificare il profilo di rischio degli edifici anche dal punto di vista della cybersecurity, poiché i sistemi smart – per identificare i guasti in punti vitali come i quadri di distribuzione o le attrezzature HVAC – sono connessi con l’intero edificio.
5. Parola d’ordine: ecosistema
La trasformazione nel settore degli edifici commerciali e residenziali avverrà in un contesto di cambiamenti anche dal punto di vista normativo, di ridefinizione dell’impegno per la riduzione delle emissioni e, allo stesso tempo, in un momento di incertezza economica dovuta alle conseguenze della pandemia.
Settori diversi possono influenzarsi a vicenda e verrà incoraggiato sempre di più il fenomeno del sector coupling – ovvero la diffusione delle tecnologie basate sull'elettricità nei settori chiave. Grazie alla digitalizzazione, edifici commerciali e residenziali dialogheranno sempre di più con gli operatori di rete, mentre i legislatori implementeranno quadri normativi pensati per il nuovo contesto.
“Mai come quest’anno sarà necessario trarre insegnamento dalle lezioni del passato per pianificare un percorso che porti a un reale cambiamento nel prossimo decennio” ha dichiarato Marco Battisti, Commercial & Industrial Segment Marketing Manager di Eaton Italia. “L’evoluzione nell’utilizzo degli edifici commerciali e residenziali sarà uno dei passi necessari per arrivare alla vera trasformazione energetica”.