Da un lato vi è il perdurare di forti tensioni geo-politiche ai confini dell’Europa, e l’emergenza di dati economici che, anche a livello globale, non appaiono incoraggianti; l’aria di crisi ha colpito anche Paesi come la Germania, che maggiormente si erano fatti promotori di una politica europea “aggressiva” sul fronte della transizione ecologica.
Dall’altro lato va crescendo un certo scetticismo circa l’efficacia delle azioni che nel recente passato si sono poste l’obiettivo di accelerare il passo della decarbonizzazione: le installazioni da fonti rinnovabili aumentano, ma sono ancora troppo lontane dal ritmo auspicabile, con i ritardi nell’attuazione delle riforme, rallentamenti nelle immatricolazioni di auto elettriche e nelle relative infrastrutture e un “naufragio” delle politiche sull’efficientamento energetico nell’edilizia.
La revisione del PNRR e la difficoltà a trovare spazio nell’agenda politica per la transizione ecologica completano un quadro non confortante. Il rischio, che emerge con forza dal nostro Rapporto, è che fermarsi ora possa disperdere il patrimonio, non solo di asset, ma di competenze e imprese, che nel nostro Paese si è via via costituito e rafforzato nel corso dell’ultimo decennio.
È a questo patrimonio prezioso che ci siamo rivolti per raccogliere suggerimenti ed elaborare una Zero Carbon Policy Agenda da proporre con vigore al Paese.
Il Rapporto, che sarà presentato il prossimo 18 ottobre, vedrà come sempre coinvolte le imprese Partner della ricerca in una discussione e approfondimento delle analisi svolte, che verranno rese strumento di lavoro per tutti coloro che operano, o intendono operare, nel percorso verso la decarbonizzazione.
18 ottobre ore - Politecnico di Milano Bovisa – Aula Magna Cerassa Dadda Edif. BL 28