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Survey ASSIL: l’impatto del Covid sull’industria italiana dell’illuminazione

7 ottobre 2020
Prosegue l’indagine condotta da ASSIL – Associazione Nazionale Produttori Illuminazione federata ANIE Confindustria – per analizzare l’impatto che la crisi generata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 sta avendo sulle imprese associate che, con un fatturato complessivo di oltre 2,8 miliardi di €, rappresentano oltre il 65% del mercato italiano dell’illuminazione e oltre 8.700 addetti.

La survey condotta dall’Associazione sull’andamento delle imprese nel periodo luglio/agosto conferma il dato di giugno relativo alla riapertura totale delle imprese che dal 92,9% si attesta al 93,1%. Solo il 6,9% dichiara apertura parziale, nessuna azienda risulta al momento chiusa. Si conferma altresì la graduale ripresa di tutte le attività produttive, amministrative, commerciali e logistiche. Rispetto al mese di giugno si indebolisce la capacità produttiva delle imprese ASSIL, sebbene oltre il 70% delle imprese dichiara una capacità produttiva dell’80% rispetto alla situazione pre-Covid. Su questo fronte migliorano le previsioni per l’ultimo trimestre dell’anno con circa un terzo delle imprese che prevede una capacità produttiva pari al 100%.

Migliorano anche le indicazioni del personale attivo nel periodo luglio/agosto con oltre l’89% delle imprese che dichiarano una percentuale superiore al 80% di forza lavoro impiegata contro il 59% che dichiarava lo stesso dato nel mese di giugno. Pressoché stabili le previsioni dell’impiego di forza lavoro entro la fine del 2020. Infatti, rispetto alla fase pre-Covid, il 75% delle imprese prevede di impiegare oltre il 90% dei lavoratori e il 17,2% per una quota comprese tra 80/89%.

Rispetto alle indicazioni dei mesi precedenti diminuisce ulteriormente la modalità di lavoro da remoto, che passa dal 67,9% di giugno al 58,6% di luglio/agosto. Tra le aziende che dichiarano di avere mantenuto la modalità lavoro da remoto, aumenta seppur di poco le aziende che dichiarano di avere oltre il 50% di dipendenti in smart working, dal 31,7% del mese di giugno al 33,3% di luglio/agosto.

Segnali positivi arrivano dalle indicazioni relative alla gestione delle attività aziendali. Infatti, se a giugno l’81% delle imprese riscontrava problematiche legate alla gestione dell’attività, a luglio/agosto il dato scende a poco più del 55%. Si conferma particolarmente critico il rallentamento della domanda di beni e servizi confermato dalla totalità delle aziende.