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Sistemi di protezione per beni UNESCO

13 febbraio 2013
La Fondazione Enzo Hruby insieme al Comune di Vicenza a Palazzo Bonin Longare per parlare di sicurezza e valorizzazione dei beni UNESCO

Il 18 febbraio alle 15 si vedrà a Vicenza, presso Palazzo Bonin Longare, un esempio concreto di partnership tra pubblico e privato: una giornata promossa dalla Fondazione Hruby e dal Comune di Vicenza, con il patrocinio dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti – Riserva speciale Sacro Monte di Varallo e la collaborazione del Consorzio Vicenzaè. Il progetto è appunto frutto della felice collaborazione che si è venuta a creare tra la Fondazione Enzo Hruby (nata nel 2007 per iniziativa della famiglia Hruby e di HESA) e il Comune di Vicenza per la protezione del monumento-simbolo della città, la Basilica Palladiana, affacciata su Piazza dei Signori, cuore di Vicenza e perno delle sue attività civiche, culturali e commerciali. La Basilica Palladiana infatti, restituita alla città nell’ottobre 2012 dopo il lungo e complesso intervento di restauro, necessitava di un sistema di protezione, che garantisse al contempo sicurezza sia agli operatori commerciali attivi sotto il loggiato e nelle immediate vicinanze, sia a quanti vi si recano per motivi culturali o che l’attraversano, sfruttando così la sua permeabilità con le piazze circostanti. All’appello del Comune di Vicenza ha generosamente risposto la Fondazione Enzo Hruby, che – con la collaborazione di imprese locali – ha dotato di numerose telecamere la Basilica Palladiana, e il sistema delle piazze e dei palazzi monumentali che gravitano attorno al complesso rinascimentale. Questo intervento, perfettamente integrato all’interno del sistema di videosorveglianza cittadino, prezioso strumento di prevenzione dei reati che coadiuva le forze dell’ordine, si inserisce in un percorso che ha condotto l’Amministrazione Comunale, e in primis l’Assessorato alla Sicurezza, a investire cospicue risorse per il potenziamento della rete cittadina di controllo, raddoppiando in meno di quattro anni il numero di punti di videosorveglianza presenti in città. “Siamo onorati che la Fondazione Enzo Hruby abbia scelto la nostra città e il suo monumento-simbolo, dopo i tanti interventi fatti in Italia per la protezione del ricchissimo patrimonio storico - culturale del nostro Paese, per proseguire nella sua opera di diffusione dei temi della sicurezza - afferma l’assessore Marco Antonio Dalla Pozza. Ci auguriamo che questa esperienza esemplare possa essere foriera di ulteriori collaborazioni tra pubblico e privato, nella convinzione che investimenti di questa natura contribuiscano a rendere più belle, più sicure, e quindi sempre più vivibili le nostre città, integrando il prezioso lavoro quotidiano della Polizia Locale e degli altri soggetti deputati alla tutela della pubblica sicurezza”. La sicurezza diventa quindi tema centrale di una giornata di studi che prende le mosse dall’intervento di videosorveglianza che si è realizzato attorno alla Basilica Palladiana e che ha garantito condizioni di vivibilità al grande monumento civico, senza snaturarne l’originaria funzione, e restituendolo ai cittadini nella sua bellezza, con il duplice merito di mettere in risalto da un lato l’importanza della questione della prevenzione e di considerare dall’altro il tema della sicurezza da una prospettiva diversa, come vero e proprio volano per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico.  “L'Italia rappresenta un primato a livello mondiale con il più alto numero di siti UNESCO, la cui tutela deve essere interesse comune dei cittadini e obiettivo primario delle Istituzioni - afferma Carlo Hruby, Vice Presidente Fondazione Enzo Hruby. La nostra Fondazione, la prima in Italia e in Europa per la protezione del patrimonio artistico del nostro Paese, in quattro anni di attività ha messo in sicurezza tre dei 47 siti italiani inclusi nella lista UNESCO. I progetti protezione dei siti Unesco e la giornata di studi del 18 febbraio rispondono dunque all’obiettivo primario di promuovere una cultura della sicurezza, coniugando tra loro due eccellenze italiane: un patrimonio artistico unico al mondo e un settore tecnologico che offre strumenti di primissimo livello per la sua protezione”.

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