Un parametro fondamentale nella norma EN1838 è la dimensione della segnalazione che influenza la distanza di visibilità. La normativa fissa appunto la distanza massima di visibilità della segnalazione in funzione della sua altezza secondo la seguente formula: L= z x h dove L sta per distanza massima di visibilità, h è l’altezza del pittogramma e z è rispettivamente 100 per segnalazioni illuminate dall’esterno e 200 per segnalazioni illuminate dall’interno. E’ importante quindi oltre alla dimensione fare attenzione alla fonte di illuminazione della segnalazione stessa, cioè verificare se è illuminata dall’interno come nel caso di un apparecchio di emergenza con pittogramma o dall’esterno. Il tipo di funzionamento di questi apparecchi è solitamente SA ovvero sempre accesi, sia in presenza che in assenza di rete. Tuttavia se alimentati da una stazione di energia centralizzata possono essere usati anche i modelli SL ovvero solo luce. A seconda della tipologia di impianto si vanno a scegliere le funzioni più adatte. Se si prevedono lunghi periodi di inattività dell’impianto è opportuno scegliere plafoniere dotate della funzione inibizione. Se invece c’è la necessità di inibire il funzionamento dell’impianto di segnalazione si opta per la funzione “modo di riposo” ovvero REST MODE. Attraverso l’apposito dispositivo di comando remoto si può gestire lo stato di riposo e garantire l’inibizione delle lampade mantenendole attive e autoriprisitinabili in caso di black-out. Se invece ci sono impianti di un certo livello in cui sono richieste versioni più performanti si passa alle serie centralizzate SPY SYSTEM, SPY CENTER e DALI Per le lampade di segnalazione l’autonomia della batteria prescritta dalla normativa deve essere da 1h o 3h oppure da 2h a seconda della tipologia di ambiente.