In un mercato italiano dei prodotti per impianti elettrici in affanno, l’export è sempre più uno sbocco fondamentale per combattere la crisi. Cile, Portogallo ed India sono infatti le mete degli ultimi investimenti di SCAME per ampliare la presenza internazionale dell’azienda e trasformare l’attività in una rete mondiale di sviluppo, di produzione e di vendita. Puntare sul mercato internazionale non significa però per SCAME abbandonare l’Italia - dove rimane la sede storica dell’azienda con 300 degli 850 dipendenti del gruppo - e rinunciare al “Made in Italy”: progettazione e produzione restano fortemente radicate in Italia (Lombardia), nonostante le condizioni di mercato non favorevoli allo sviluppo del settore. Con le 3 filiali commerciali nate in questi primi mesi dell’anno - SCAME Chile, SCAME Portugal e SCAME India - il gruppo SCAME conta 21 società partecipate e collegate alla capogruppo italiana. Gli unici stabilimenti produttivi fuori dall’Italia, destinati alla produzione di prodotti per i mercati locali, sono invece dislocati in Slovacchia, Cina e Francia. Proprio in Francia, dopo 15 anni di partnership, nel 2012 SCAME ha acquisito un’importante quota societaria di SOBEM, azienda produttrice di cassette in metallo che completano la gamma SCAME offerta al mercato.