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Prosiel: impianti elettrici residenziali, una precisazione sulla 64-8

18 gennaio 2013
Prosiel mantiene la sua posizione e ribadisce l’impossibilità di derogare alla vigente legislazione in materia di impianti elettrici per ambienti domestici e alle relative norme tecniche

Secondo Prosiel l’interpretazione della nuova 64-8 è conforme a quanto dettato dal legislatore in ragione del quadro giuridico operante in materia. Infatti la legge (Legge 186/1968 e DM 37/2008) richiede inderogabilmente che gli impianti elettrici debbano essere realizzati e costruiti a regola d'arte. L’applicazione solo in parte della norma, da parte dell’installatore, e su richiesta specifica del cliente, compromette la sicurezza dell’impianto. L’installatore ha a disposizione due alternative: applicare la vigente norma tecnica e, in tal caso, beneficiare della presunzione di conformità alla regola dell’arte; oppure, effettuare lui stesso un’analisi dei rischi dell’impianto, documentando puntualmente nella dichiarazione di conformità le soluzioni tecniche individuate e applicate per azzerare tali rischi. La mera opinione relativa alla possibile applicazione parziale delle norme tecniche, distinguendo gli aspetti prestazionali da quelli di sicurezza - sulla base peraltro di una valutazione del tutto soggettiva dell’installatore - non trova riscontro nelle norme tecniche per le quali sicurezza e prestazioni appaiono strettamente correlate e parte di unico corpo normativo. L’ampliamento della norma CEI 64-8 sugli impianti elettrici a uso domestico è pensato per rispettare al meglio le esigenze della casa e di chi la vive. È possibile scegliere tra un livello base che prevede un numero minimo di punti prese e luce; un livello standard per aumentare la protezione della casa con videocitofono e sistema anti-intrusione; un livello domotico che prevede un aumento del comfort grazie all’integrazione di funzionalità quali la gestione in remoto, la gestione scenari e il controllo carichi per un maggiore risparmio. Vai alla nostra sezione Norme CEI

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