Attualmente il palazzo ospita il Museo della Ceramica, che raccoglie collezioni di ceramiche antiche, ma anche il Museo della Stampa Remondini, dedicato alla tipografia e calcografia della celebre famiglia di imprenditori grafici.
Data la sua importanza per la città, l’edificio è stato recentemente sottoposto ad un importante intervento di restauro che, ad inizio 2019, dopo un anno e mezzo di lavori, lo ha restituito al suo splendore. Nel corso degli interventi di recupero l’impianto elettrico tradizionale è stato sostituito con il sistema domotico By-me. Una scelta ben precisa, quella ricaduta sulla tecnologia Vimar, dovuta all’esigenza di mantenere intatte tutte le preziose testimonianze della storia come affreschi, intonaci, stucchi e pavimenti. Gli stringenti vincoli previsti dalla Soprintendenza alle belle arti non permettevano infatti di effettuare opere murarie se non quelle conservative.
Per questo motivo sono stati installati diversi moduli domotici Vimar, dei dispositivi da quadro che, collegati a prese e interruttori, hanno permesso di realizzare un impianto domotico senza dover eseguire interventi invasivi, ma semplicemente predisponendo e collegando il cavo Bus. In grado di centralizzare il comando delle diverse funzioni di ogni sala, questi dispositivi sono dotati di una pre-configurazione che permette di automatizzare l’accensione e lo spegnimento delle sorgenti luminose, realizzando scenari collegati all’apertura e alla chiusura (off generale) del museo. Palazzo Sturm è diventato così un esempio di edificio storico dotato di una tecnologia intelligente, grazie alla quale il personale di servizio non deve passare in rassegna ogni ambiente per attivare o disattivare l’illuminazione, perché questo può essere fatto da un unico punto, con un grande risparmio di tempo.