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Luce e illuminazione, cosa ne sappiamo?

26 luglio 2018
In occasione della Giornata Internazionale della Luce, LEDVANCE presenta i risultati di un recente studio condotto su consumatori di 9 paesi. I dati mostrano che c’è ancora confusione riguardo a luce e tecnologie di illuminazione.

Cosa sanno gli italiani delle tecnologie di illuminazione? O meglio: cosa pensano di sapere? Sanno distinguere Watt, kelvin e lumen? Cosa pensano a proposito degli effetti della luce sul benessere psicofisico? Un’indagine rappresentativa su circa 1.000 consumatori italiani mostra che c’è ancora un gap informativo in merito a questi aspetti. Nella Giornata Internazionale della Luce, LEDVANCE prova a fare un po’ di chiarezza.
Il 16 maggio è stato dichiarato dall'UNESCO Giornata Internazionale della Luce, con l'obiettivo di sensibilizzare un pubblico globale sull'importanza della luce e delle tecnologie di illuminazione. Quanto pensano di sapere gli italiani in materia di illuminazione? Quanto sono informati e aggiornati sull’evoluzione dell’illuminotecnica? Un recente sondaggio rappresentativo condotto da Research Now per conto di LEDVANCE permette di dar risposta a queste domande.
“La tecnologia LED offre numerosi vantaggi. Ma è anche vero che negli ultimi anni la scelta di una lampadina o di un apparecchio di illuminazione è diventata sempre più complicata per i consumatori. In Europa esistono poi limiti e divieti per le tecnologie inefficienti che rendono la situazione ancora più confusa. Questa complessità e la conseguente incertezza nelle scelte d’acquisto si riflettono nei risultati del nostro sondaggio”, ha spiegato Erika Sambugaro, Retail Sales Channel Manager di LEDVANCE Italia.

Conosciamo le corrette unità di misura?
La maggior parte dei consumatori crede di essere più informata di quanto lo sia realmente. Il 79% dei consumatori italiani ha risposto che i vantaggi e gli svantaggi delle diverse tecnologie di illuminazione, dai LED all’incandescenza, sono completamente o almeno sufficientemente chiari. Interrogati sulle principali unità di misura, come quelle che sono indicate sulle confezioni di lampadine o apparecchi, l'87% degli intervistati ha associato correttamente i watt al consumo di energia. Kelvin e lumen, unità di misura importanti nel mondo dei LED per la temperatura di colore e il flusso luminoso, sono stati però identificati correttamente da poco più del 60%.
Secondo Sambugaro di LEDVANCE, questo è un problema perché “la temperatura di colore e il suo valore kelvin forniscono informazioni fondamentali sulla tonalità di luce, che va dal bianco più freddo (6500 K) a quello più caldo (2700 K). I lumen invece indicano il flusso luminoso ovvero quanta luce diffonde la lampadina. Quindi per i LED, molto efficienti a livello energetico, il vero indicatore per la luminosità non sono più i watt ma i lumen”.
Vale la pena sottolineare che l’Italia è in testa alla classifica: il 55% degli intervistati ha identificato correttamente tutte le unità di misura. Inglesi, francesi, svedesi, americani, canadesi, brasiliani e cinesi si attestano tra il 40 e il 50%. In fondo alla classifica troviamo i tedeschi: solo il 33% non ha commesso errori.

Ma cosa acquistiamo?
Non dovrebbe sorprendere che la tecnologia LED, Smart e non, è in cima alla lista delle tecnologie di illuminazione che i consumatori cercano nei negozi di bricolage o su Internet. Tuttavia in alcuni Paesi in cui è stata condotta la ricerca, come Germania, Svezia e Cina, le “vecchie” tecnologie giocano ancora un ruolo di primo piano.
Per quanto riguarda l’Italia, solo l’8% dei consumatori acquista lampadine a incandescenza, ma il 26% sceglie ancora le alogene. Tra i partecipanti al sondaggio, il 42% non ha mai sentito parlare dell’imminente messa al bando delle lampadine alogene con forma classica. Le uniche lampadine alogene che potranno essere immesse sul mercato dopo il 1° settembre 2018, infatti, sono quelle per scopi speciali, come le lampadine da forno, per le quali non esistono ancora sostituzioni adeguate. Sono esclusi dalla messa al bando anche alcuni tipi di lampadine alogene con attacco R7s e G9.
“Non c’è nulla di cui preoccuparsi comunque, perché sul mercato esistono già soluzioni alternative. Stiamo parlando delle lampadine LED, il cui prezzo d’acquisto leggermente più alto è compensato dal risparmio energetico che garantiscono”, ha affermato Erika Sambugaro.

Human Centric Lighting: di cosa stiamo parlando?
Lo Human Centric Lighting - o “la luce giusta al momento giusto” – è una delle ultime tendenze nel settore dell'illuminazione. È scientificamente provato che la luce artificiale che simula fedelmente i cambiamenti della luce diurna naturale contribuisca alla regolazione dei ritmi biologici giorno-notte, aumentando il senso di benessere psicofisico e migliorando la nostra salute.
Ben tre quarti degli intervistati italiani sono scettici o troppo poco informati sugli effetti biologici dell’illuminazione sul corpo umano. Tuttavia, il 72% ritiene vantaggioso l’uso della luce artificiale per stimolare corpo e mente. Generalmente c’è un buon grado di apertura sul tema HCL e, per esempio,  maggiori informazioni sugli effetti biologici della luce avrebbero un notevole impatto sulle decisioni d’acquisto del 70% degli intervistati.
In conclusione, Erika Sambugaro ha aggiunto: “Riteniamo, come azienda, che sia nostra responsabilità fornire maggiori informazioni sull'enorme contributo che la luce giusta può dare al benessere di ognuno di noi”.

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