L’intervista, trasmessa martedì sera, ha preso spunto dalla deliberazione delle Marche, prima regione in Italia a stanziare risorse per l’installazione di impianti di ventilazione meccanica nelle scuole, per un dibattito sull’importanza della VMC con recupero di calore nell’ottica di efficienza energetica, qualità dell’aria e salute, soprattutto, ma non solo, alla luce della pandemia.
Filippo Busato ha sottolineato come, pur non esistendo il rischio zero quando si parla di Covid-19, vi siano evidenze scientifiche che confermano che un corretto ricambio d’aria, con una distribuzione mirata dell’aria proveniente dall’esterno che l’apertura delle finestre non può garantire, aumenti la salubrità dell’ambiente diminuendo notevolmente la carica virale, come avviene per tutti i virus in aerosol.
I benefici dell’installazione di impianti VMC, hanno convenuto Busato e Melis, non si limitano certo al periodo attuale, ma rimarrebbero in eredità alla scuole anche a fine pandemia, garantendo vantaggi quali l’abbattimento dell'anidride carbonica prodotta attraverso la respirazione, l’efficacia nei confronti di patogeni diversi dal Sars-Cov-2, quali i virus influenzali, il risparmio energetico attraverso il recupero di calore.
L’intervista si conclude con una domanda e una risposta che meriterebbero un’attenta riflessione da parte delle Istituzioni: “Se i sistemi VMC fossero installati in tutte le aule, le scuole ora sarebbero aperte?” “Sì – è la risposta del Presidente di AiCARR – potrebbero essere aperte tutte le scuole che non vanno a incidere sul sistema dei trasporti pubblici, quali le materne e le elementari”.
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