Dall’autunno del 2009 le lampade a bassa efficienza energetica sono gradualmente scomparse dal mercato, sulla base di quanto stabilito dalla direttiva europea. Per rivenditori e produttori il 1° settembre 2018 segna un ulteriore cambiamento: da questa data, infatti, alcune lampadine alogene non possono più essere immesse sul mercato, in nessun Paese dell’UE. Il divieto riguarda principalmente le classiche lampadine alogene in vetro, non direzionali, con attacco a vite E27 o E14 che funzionano senza trasformatore, oltre ad alcune lampadine alogene non direzionali con attacco speciale (G4 e GY6.35). I rivenditori potranno tuttavia continuare a venderle fino ad esaurimento scorte - le conseguenze saranno quindi avvertite con un certo ritardo e i consumatori avranno il tempo necessario per passare gradualmente alle moderne lampadine LED.
Il livello di informazione
I risultati dello studio di LEDVANCE mostrano chiaramente che c’è bisogno di più informazione sulla messa al bando e sulle relative conseguenze. In Italia il 41% degli intervistati non ne ha mai sentito parlare. Se a ciò aggiungiamo il numero di italiani che ne ha sentito parlare, ma non ha chiare le conseguenze, la cifra aumenta del 16% fino a raggiungere il 57%. Tra coloro che non sono a conoscenza del divieto, quasi la metà (47%) ha un’età compresa tra i 50 e i 60 anni e, ben più sorprendente, il 67% considera la propria conoscenza dei sistemi di illuminazione buona o almeno adeguata. Al contrario, il grado di informazione è particolarmente elevato nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 39 anni e tra coloro con livelli di reddito ed istruzione più alti.
Quanto ne sanno gli europei
Vale la pena sottolineare però che l’Italia è in testa alla classifica europea: il 58% degli intervistati italiani è a conoscenza della direttiva. Francesi, tedeschi e svedesi si attestano tra il 40 e il 50%. In fondo alla classifica troviamo gli inglesi: solo il 35% ne è informato.
Le preferenze di acquisto
Le tecnologie di illuminazione tradizionali compaiono ancora nella lista della spesa degli italiani, per esempio poco meno di un terzo degli intervistati sceglie ancora lampadine alogene. Eppure ben l’84% dei consumatori cita l’efficienza energetica, la durata e il prezzo come criteri chiave di acquisto - considerando il calo dei prezzi, l’aumento dell’efficienza e la maggiore durata delle lampadine LED, si tratta proprio dei motivi per cui passare alla tecnologia LED.
LED, cosa valutare per l’acquisto
A partire da questo autunno, chi non l’avesse ancora fatto dovrà cominciare a sostituire le proprie lampadine alogene. Esistono già numerose alternative LED economiche e a basso consumo energetico, come quelle di LEDVANCE, simili nella forma alle lampadine tradizionali. Le LED tutto vetro, equipaggiate con la più recente tecnologia a filamento, sono un esempio. Sono disponibili con bulbo in vetro trasparente o smerigliato e anche in versione dimmerabile.
Per familiarizzare con la nuova tecnologia, in questa fase di transizione, basta verificare le seguenti informazioni presenti sulla confezione dei prodotti:
• La presenza della dicitura LED;
• Le informazioni sul wattaggio, che includono sia il “vecchio” wattaggio della lampadina a incandescenza sia il “nuovo” wattaggio della lampadina LED, il che fornisce un’indicazione indiretta del potenziale risparmio energetico;
• La forma: lampadina classica o faretto direzionale;
• L’attacco: a vite E27 o E14 oppure speciale (ad esempio G4 o GY6.35);
• La diffusione della luce: non direzionale (per la lampadina di forma classica) o direzionale (per i faretti);
• La durata: espressa in ore e anni, considerevolmente più lunga di quella delle alogene;
• La tonalità di luce: che può variare dal bianco caldo al bianco freddo.