Una scarsa qualità dell'aria interna e ventilazione sono associate ad esempio alla cosiddetta sindrome dell'edificio malato così come a una riduzione delle funzioni cognitive. Inadeguate condizioni termiche possono provocare disturbi cardio-respiratori, mal di testa, irritazione agli occhi e alla gola e un generale peggioramento dell'umore. Senza poi considerare patologie molto più gravi derivanti dalla presenza di amianto, muffe, legionella e agenti chimici.
È vero altresì che il rispetto di questi parametri si traduce in risultati anche economici di assoluta importanza. È dimostrato che impiegati o studenti che lavorano in edifici con un'adeguata circolazione dell'aria sono più produttivi e si ammalano meno rispetto a chi lavora in assenza di adeguata ventilazione. Una ventilazione insufficiente è stata associata a maggiori assenze, minore produttività e costi produttivi più elevati.(3)
Le caratteristiche di Ecocomfort rispondono a due importanti requisiti: limitano i consumi energetici e migliorano la qualità dell'ambiente interno.
Ecocomfort è l'unità di ventilazione e aspirazione decentralizzata con recupero di calore ad altissima efficienza, che permette un rinnovo continuativo dell'aria ambiente sia in estate che in inverno, recuperando fino al 90% del calore contenuto nell'aria espulsa.
Attraverso l'uso continuo dell'unità si previene la formazione di umidità, evitando la comparsa di muffa sui muri e mantenendo sempre basso il livello di inquinanti dannosi alla salute delle persone. L'unità ventilante è comandata da un motore dc brushless a basso consumo con funzionamento ad inversione di ciclo che permette il continuo scambio d'aria tra interno ed esterno.
L'aria viene costantemente filtrata attraverso un filtro "G3" installato sul frontale dell'apparecchio e facilmente estraibile al fine di consentirne una pulizia periodica.
Durante il funzionamento a flusso alternato, il flusso d'aria in entrata e il flusso d'aria in uscita passano attraverso uno scambiatore di calore ceramico, che recupera fino al 90% del calore contenuto nell'aria in uscita, e lo restituisce all'aria in entrata quando l'unità inverte il ciclo di ventilazione.
Grazie all'Ecobonus 2018, il risparmio non si limita a evitare la dispersione di energia termica causata dall'apertura frequente degli infissi, ma diventa ancora più importante permettendo fino al 65% di detrazione fiscale.