Il convegno del Comitato Elettrotecnico Italiano “Efficienza energetica: strumenti regolatori e finanziari” ha voluto fare il punto sugli elementi di inquadramento generale, sulle problematiche, le opportunità energetiche e gli strumenti di regolazione e finanziari atti alla realizzazione degli interventi di efficienza energetica. La situazione attuale del nostro paese suggerisce infatti l’individuazione di azioni significative e concrete finalizzate al contenimento del disavanzo dei bilanci import-export, al recupero di posti di lavoro, alla riqualificazione del patrimonio esistente... e l’ambito dell’efficienza energetica ben si presta al conseguimento di questi obiettivi. Investire nella riqualificazione impiantistica, industriale e immobiliare consente di ridurre i consumi di energia e quindi le importazioni di materie prime. Consente inoltre di attivare un ciclo virtuoso economico-finanziario attraverso forme di investimento con ritorni in tempi ragionevoli e affidabilità adeguata per l’attrattibilità dei sistemi bancari. È però necessario, anzi indispensabile, che siano definite e rimangano costanti nel tempo le regole di mercato e le normative che possano fornire certezze agli investitori e ai finanziatori. Ad aprire il Convegno è stato Roberto Bacci, Direttore Generale del CEI, che ha sottolineato la centralità del tema “efficienza energetica” nel quadro dello sviluppo sostenibile, con riflessi positivi sull’ambiente e sull’economia del nostro Paese. Si sono poi susseguite le relazioni di professionisti esperti a livello nazionale sia in materia energetica che in materia legale. Alessandro Clerici, Vice Presidente CEI e Presidente del Gruppo di studio WEC “Risorse energetiche e tecnologie”, ha fornito un quadro generale del panorama internazionale e nazionale sul tema, evidenziandone gli aspetti economici. L’attività di ricerca e sviluppo legata alla politica industriale e la stabilità del quadro normativo e regolatorio si prospettano come le principali leve dell’efficientamento energetico. Secondo il Presidente di AGESI Vincenzo Albonico invece “fare efficienza significa prima di tutto seguire un processo ben preciso ed integrato nei vari settori di intervento per giungere ad una riduzione dei consumi energetici finali, e quindi dei costi di gestione”. Il parco edilizio (residenziale e non) del nostro Paese è obsoleto e necessita di migliorie mediante mirati interventi sia sulla struttura (isolamento termico) che sugli impianti utilizzando le tecnologie disponibili. L’intervento di Marcella Pavan, Responsabile dell’Unità Efficienza Energetica dell’AEEG, ha evidenziato la necessità di inserire l’obiettivo dell’efficienza energetica in tutte le azioni dell’Autorità, sulla base dello sviluppo di regole e criteri definiti per misurare la performance degli investimenti finanziari. Corrado Verna, socio dello Studio Legale Associato NCTM, si è espresso sulle possibilità di utilizzo dello strumento del “Project Bond” di cui alla nuova disciplina, nel confronto con la formula più tradizionale del finanziamento strutturato, project financing. Per dare attuazione a questi interventi, in particolar modo nell’ambito delle opere pubbliche, sono state infatti studiate nuove forme di finanziamento, i cosiddetti “Project Bond”, “un nuovo provvedimento normativo in grado di estendere la finanziabilità dei progetti con il coinvolgimento di capitali privati attraverso l’emissione di strumenti finanziari emessi dalle società a ciò autorizzate”. A fornire le dovute delucidazioni legali di questi strumenti finanziari sono stati Alberto Toffoletto, professore ordinario di diritto commerciale presso l’Università degli Studi di Milano e socio dello Studio Legale Associato NCTM e Serenella Rossi, professore ordinario di diritto commerciale presso l’Università dell’Insubria. Visita la nostra sezione NORME CEI