Terzo approfondimento del Forum del Futuro Quotidiano dedicato all’analisi di come cambiano i punti di
osservazione, quali dati sono necessari per focalizzarsi sull’individuo e quali gli strumenti di analisi.
Ospiti di Comoli Ferrari nel ciclo condotto da Maurizio Melis di Radio 24, Sergio Romoli, Direttore della Divisione
Cloud & Enterprise Microsoft Italia, Domenico Pugliese, Client Partner di Atos, Giacomo Vella, dell’Osservatorio
Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano, Edoardo Calia, vice direttore Fondazione Links, Giuliano
Noci, Prorettore del Politecnico di Milano, che hanno focalizzato le problematiche di cambio di mindset e le
opportunità per una vasta platea di stakeholder da non lasciarsi sfuggire.
Nel consueto video introduttivo, Paolo Ferrari, Ad del Gruppo Comoli Ferrari promotore della manifestazione, ha
ribadito lo spirito del Forum:
“Il progetto del futuro quotidiano passa da una preliminare valutazione di quali dati serviranno per misurarne la
qualità e successivamente di quali nuovi strumenti dotarci per rilevarli, analizzarli. E condividerli con gli individui e con
tutti gli operatori di questo nuovo insieme di filiere diventato network.”
Visione ripresa e ampliata da tutti gli speaker.
“I dati - ha evidenziato subito Romoli – sono una fattore primario di produzione.” E ha poi aggiunto che il cambio di
paradigma non dipende dalla tecnologia ma da un nuovo approccio che, contrariamente al passato, non richiede forti
investimenti in asset e permette di imparare strada facendo.
Anche Pugliese rimarca l’importanza di puntare su un’economia dei dati per rendere la città attraente per cittadini e
investitori. L’Urban City Platform, sviluppata dal suo gruppo, ha alla base questo assunto.
Il primo test fra il pubblico fa emergere che solo il 51% ha un progetto di digitalizzazione strutturato e il 57 % un focus
sui dati. Il concetto di community e di collaborazione è introdotto da Calia, dopo la presentazione dell’approccio blockchain di
Vella dell’omonimo Osservatorio del Politecnico di Milano.
“Chi da di più, riceve di Più.” Sostiene Calia e evidenzia come la condivisione di dati distribuisca benefici rendendo
visibile il contributo di chi li fornisce.
Giuliano Noci ha rimarcato che il gioco cooperativo sarà la sopravvivenza delle imprese poiché rapidamente “tutte le
imprese utilizzeranno dati per fare soldi!” e creeranno esperienze di valore.
Il processo, secondo il professore, si potrà attuare solo a tre condizioni:
condividendo una finalità molto chiara in reti di collaborazione finalizzate; disponendo di soggetti facilitatori attuatori
vicini al mercato e cita Comoli Ferrari come partner strategico; e infine maturando velocemente la consapevolezza
della velocità richiesta dal cambiamento.
Il secondo test lanciato da Melis riporta che solo il 36% dei professionisti e delle imprese presenti ha un progetto di
networking attivo e solo il 42% condivide dati con partner.
Dalla successiva tavola rotonda finale emergono ancora molti spunti per chi si interroga sulla digitalizzazione e sulle
opportunità che offre; in particolare considerazioni su skill e nuove professionalità per questa nuova rivoluzione, che
però saranno approfondite nel prossimo appuntamento di maggio.
La registrazione dell’evento è disponibile sul sito del forum