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Euroluce 2023, all’interno del Salone del Mobile di Milano dal 18 al 23 aprile

17 marzo 2023
“The city of Lights”: questo il concept e il fil rouge tematico della Manifestazione, che suggerisce non solo la quantità e la qualità dei prodotti in esposizione, ma soprattutto la potenza di immaginario e la concretezza di visione che ne caratterizzeranno il contenuto culturale interdisciplinare. Cosa che renderà Euroluce un felice laboratorio di emozioni e sapere condiviso.

Riformulare e accelerare l’evoluzione del layout espositivo di Euroluce (padiglioni 9-11 e 13- 15) ha senso anche, e soprattutto, in virtù di un arricchimento dei contenuti proposti dalla Manifestazione. Evento di business e presentazione di nuovi prodotti, ma anche momento di promozione di attività creative pluridisciplinari connesse alla luce, sia essa artificiale o naturale. Il Salone del Mobile.Milano rifonda, così, Euroluce, elevandola a occasione di scoperta e riscoperta, di riflessione sul passato e sul futuro, a luogo aperto di tesori ed emozioni, tempo di dialogo fra tecnologia e poesia, architettura e design, e fonte di ispirazione per eccellenza, mettendo al centro la dimensione progettuale.

Da queste riflessioni nasce “The city of Lights”, progetto plurale, pluridisciplinare e policentrico che si declinerà in un ampio palinsesto di eventi, mostre, installazioni, proposti nella prospettiva di un’azione culturale precisa, ideata e coordinata dal punto di vista scientifico da Beppe Finessi. “Un progetto plurale, che crede nella bellezza e nella forza della presenza di voci differenti e, per questo, è stato immaginato e realizzato coinvolgendo artisti e curatori differenti per attitudine, generazione e provenienza. Un progetto pluridisciplinare, che, sicuro dei risultati delle sperimentazioni formali e tecnologiche dei prodotti delle migliori aziende del design che qui sono presenti, cerca e si apre al dialogo con altri ambiti della creatività, come il mondo dell’architettura, dell’architettura degli interni e dell’allestimento, dell’installazione, della pittura, della scultura e della fotografia. Un progetto policentrico che, partendo da un intelligente, efficace e innovativo layout, propone una moltitudine di mostre ed eventi, accolti in spazi disegnati da progettisti con sensibilità e linguaggi originali e diversi, distribuiti con equilibrio nei padiglioni di Euroluce 2023, arrivando a suggerire l’idea di una nuova città delle luci” spiega Finessi.

“The city of Lights” è il concept a cappello di questo progetto culturale che crede nella forza di una moltitudine di visioni differenti e nel dialogo tra voci anche lontane tra loro proprio per il valore aggiunto che il confronto genera. Tanti gli autori coinvolti che, con le loro diversità progettuali, linguistiche, estetiche e teoriche permetteranno di sperimentare prospettive e vivere esperienze, anche contraddittorie, che avranno per oggetto e soggetto la luce. Oggetti, fotografie, disegni, sculture, installazioni, video saranno il contenuto di cinque grandi mostre, di una grande installazione site-specific e di dodici singoli intermezzi architettonici e allestitivi (progettati da Formafantasma), che rappresenteranno momenti di poesia e riposo nel percorso espositivo.

L’espressione più intensa di questo evento sarà Aurore, la grande piazza del padiglione 13, progettata anch’essa da Andrea Trimarchi e Simone Farresin (Formafantasma), contenente un’arena che avrà carattere di eccezionalità: si connoterà come vera e propria installazione, originale e sofisticata, il cui intento è innescare nuove esperienze di luce. L’arena sarà la sede di una serie di conferenze tenute da alcune tra le voci più brillanti sulla scena contemporanea del lighting project, ma non solo: Shigeru Ban, Nao Tamura, Kjetil Trædal Thorsen e Marius Myking di Snøhetta, Andrea D’Antrassi di MAD che, sotto la curatela di Annalisa Rosso, verranno interrogati da altrettanti giornalisti internazionali su come l’innovazione nel campo dell’illuminazione migliorerà il nostro vivere di domani. I dibattitirenderanno evidente come progetto, design e architettura siano in grado di comprendere il presente e immaginare il futuro, aprire nuove strade, trovare soluzioni, vagliare il “possibile”, attivando intuito e immaginazione. Quando non utilizzata, invece, si trasformerà in un’installazione video e audio immersiva, che rifletterà sulla luce sia come prodotto sia come fenomeno naturale e nella sua dimensione esistenziale: uno spazio meditativo, dunque, per valutare gli effetti della luce sugli esseri umani ma non solo. Grazie a differenti frequenze di luce e colori, l’installazione giocherà con tutti i nostri sensi, farà riferimento alla scala cosmologica e al tempo che la luce necessita per viaggiare dalle stelle alla terra, toccherà fenomeni naturali come la bioluminescenza in natura e l’utilizzo della luce nelle pratiche di coltivazione intensiva e in campo biomedicale. “Quello che ci auguriamo è di proporre uno spazio funzionale alle presentazioni mattutine e allo stesso tempo di fornire una visone della luce sufficientemente complessa che dia spazio ad una riflessione sulle possibilità e le responsabilità che comporta disegnare la luce oggi” commentano Andrea Trimarchi e Simone Farresin.

Altro luogo significativo, vero e proprio “presidio culturale”, sarà la libreria specializzata in design, arte e illustrazione, a cui si aggiungono anche libri di letteratura, che, in varie declinazioni, esplorano il tema della luce, del design e del progetto architetturale e d’interior. Accanto ai grandi marchi internazionali dell'editoria si potranno trovare anche piccoli editori di nicchia, libri rari o fuori commercio, oltre a manifesti, ceramiche, piccoli oggetti d'arte e pezzi unici, accessori nuovissimi e vintage, grafiche in tiratura limitata. Lo spazio sarà a cura di Corraini Editori mentre il progetto è dello studio Formafantasma, che l’hanno concepito come luogo intimo, caldo, avvolgente, scostandosi dagli stilemi tipici del bookstore. Lo spazio è concepito non solo come un luogo atto alla vendita di libri ma anche alla loro consultazione come avviene in una biblioteca. La sua estetica dialogherà con tutte le installazioni e gli allestimenti di Euroluce, diventando così parte integrante dell’intero progetto curatoriale ed espositivo.

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