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Elpo illumina la nuova galleria di Merano

6 novembre 2013
La Provincia di Bolzano ha nominato Elpo quale capogruppo del team che ha realizzato l’impianto di illuminazione e la messa in sicurezza della nuova circonvallazione sotterranea di Merano

Un impianto di illuminazione sotterraneo con tecnologia LED di ultima Galleria di Merano - photo mcasalinigenerazione; 2 ventilatori assiali da 450 kW per la messa in sicurezza in caso di incendio e 12 da 30 kW per la ventilazione ordinaria; 3 gruppi elettrogeni da 800 kVA per garantire il funzionamento degli impianti in caso di blackout. Questi i numeri dell’intervento di Elpo nel progetto della nuova circonvallazione sotterranea di Merano.

L’impianto di illuminazione affidato a Elpo è di primaria importanza perché deve garantire una luminanza utile a far sì che un ostacolo risulti visibile da una distanza sufficiente per frenare. I circuiti di lampade lungo tutta la galleria, infatti, devono assicurare sia di notte che di giorno, la cosiddetta illuminazione permanente. Altra esigenza si manifesta all’imbocco della galleria, dove è necessario evitare l’effetto “buco nero” all’occhio del conducente abituato alla luce esterna. “Un impianto di illuminazione sotterraneo implica un complesso calcolo illuminotecnico” – commenta Werner Auer, tecnico Elpo – “Per la sua realizzazione lungo la nuova circonvallazione nord-ovest di Merano abbiamo impiegato la tecnologia LED di ultima generazione, con vantaggi indiscussi che vanno dalla maggiore efficienza all’abbattimento dei consumi energetici”.

Altro intervento deputato a Elpo è stata la messa in sicurezza della galleria. In caso di incendio è necessario generare un flusso d’aria concorde al senso del traffico e mantenuto a una velocità compresa fra il minimo necessario ad impedire il riflusso di fumi e un massimo oltre il quale si alimenterebbero le fiamme. Questo flusso d’aria viene spinto utilizzando grossi ventilatori assiali di grande potenza. In assenza di incendio, la ventilazione assolve anche la funzione di diluire gli inquinanti prodotti dai mezzi circolanti, per mantenerne la concentrazione al di sotto dei livelli previsti dalla legge. “Abbiamo effettuato l’installazione di 2 ventilatori assiali da 450 kW, necessari in caso di incendio, a cui si affiancano 12 ventilatori Jetfan da 30 kW per la ventilazione ordinaria” – spiega Werner Auer. Il tutto corredato da 3 gruppi elettrogeni da 800 kVA sincronizzati in parallelo, sufficienti a garantire il funzionamento degli impianti in caso di blackout.