Si tratta di una detrazione sull'Irpef: l’agevolazione fiscale consente di recuperare il 50% delle spese sostenute (entro un limite massimo di spesa di 96.000 euro) e viene ripartita in 10 quote annuali di uguale importo. Da segnalare come sia necessario documentare le spese tramite un bonifico, dove riportare i dati fiscali di chi sostiene la spesa e del beneficiario del pagamento.
Quali sono gli interventi previsti?
Rientrano nel bonus casa sicurezza gli interventi per rendere più sicuro l’edificio, come ad esempio:
• rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
• apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
• porte blindate o rinforzate e serramenti antieffrazione;
• apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
• installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
• apposizione di saracinesche;
• tapparelle metalliche con bloccaggi;
• vetri antisfondamento;
• casseforti a muro;
• sistemi di allarme, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
• apparecchi rilevatori di fumo e incendi e relative centraline;
• dispositivi di protezione da allagamenti e fughe di gas;
• citofoni e videocitofoni:
A chi spetta?
Il bonus è potenzialmente aperto a tutti: possono richiederlo tutti i soggetti che sono tenuti a pagare l'Irpef e che devono sostenere i costi relativi alla messa in sicurezza della casa. Possono avanzare la domanda i proprietari dell'immobile, ma anche i soci di cooperative, gli imprenditori individuali, o chi detiene una società semplice in nome collettivo o in accomodata semplice, o chi ha un'impresa familiare. Inoltre le spese non devono necessariamente essere connesse a una ristrutturazione.