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Assoelettrica e Utilitalia, più energia all'energia

15 marzo 2017
Assoelettrica e Utilitalia hanno firmato un protocollo per sviluppare insieme il “vettore elettrico”. I consumi tendono ad un uso diverso dell’elettricità: le associazioni e le aziende si preparano.

Sviluppare il settore dell’energia elettrica a livello nazionale e internazionale con attenzione alle infrastrutture e alle reti, valorizzare il patrimonio informativo, condivisione di determinati argomenti, innovazione e politiche del lavoro.
È questo l’aspetto formale del Protocollo d’Intesa firmato questa mattina a Milano da Assoelettrica e Utilitalia a margine della dell’evento di presentazione della TOP UTILITY Analysis, lo studio annuale che analizza le 100 maggiori imprese di servizi di pubblica utility dei settori acqua, energia, rifiuti.
A firmare il documento -  che ha una durata di due anni e che prevede l’istituzione di un Comitato di indirizzo, composto fino a 6 membri designati da ciascuna associazione -  il presidente di UTILITALIA Giovanni Valotti e il presidente di ASSOELETTRICA Simone Mori, che avviano con questa firma il lavoro congiunto sulle sfide che il settore elettrico ha di fronte.
Integrazione dei mercati energetici Ue, sviluppo del mercato elettrico retail, elettrificazione dei consumi, efficienza energetica, innovazione e sviluppo delle infrastrutture e delle reti sono soltanto alcuni dei temi che vedranno impegnate le associazioni.
Aldilà delle parole dell’accordo, infatti, il mondo elettrico è cambiato in modo sostanziale insieme alle abitudini di consumo dei cittadini.
Negli ultimi dieci anni, il settore elettrico italiano ha registrato un progressivo aumento della generazione rinnovabile, una contrazione dei consumi. Il World Energy Outlook 2015 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia considera lo sviluppo del vettore elettrico un elemento essenziale del processo di decarbonizzazione (in particolare nel settore dei trasporti e degli usi domestico).  Il pacchetto Clean Energy incrementa al 27%, la quota di energia da fonti rinnovabili da raggiungere entro 2030. In Italia, per il solo periodo 2016-2020, il GSE stima un aumento degli investimenti in generazione eolica e fotovoltaica pari a, rispettivamente, 29% e 38%.
Di fronte a questi cambiamenti le due associazioni punteranno ad obiettivi nel medio e lungo termine, come ad esempio la semplificazione degli iter autorizzativi per il ricorso a tecnologie efficienti per gli usi domestici, richiederanno stabilità nel disegno e nell’impiego di schemi incentivanti per le tecnologie efficienti per gli usi domestici e per la mobilità elettrica, promuoveranno insieme alle aziende loro associate attività di ricerca e sviluppo sulle energie rinnovabili, sulle forme di riscaldamento domestico, sull’efficienza della rete infrastrutturale e sulla riduzione degli impatti climatici ed ambientali.