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Assodel: l’elettronica italiana guarda al futuro

19 ottobre 2020
La crisi economica collegata all’emergenza sanitaria sta colpendo tutti i mercati su scala globale e di certo il 2020 sarà ricordato come un “annus horribilis” per tante ragioni. Eppure, nonostante le difficoltà, il comparto dell’elettronica è tra i pochi ad aver dimostrato un calo contenuto e, soprattutto, ad avere le carte in regole per poter uscire più rapidamente dalla crisi.

La spinta sull’acceleratore nei processi di innovazione e digital transformation in tutti i settori applicativi, la pervasività dell’elettronica, la necessità di ricorrere a sistemi sempre più intelligenti (Internet of Things, Big Data e Intelligenza Artificiale in primis) ma anche più efficienti (grazie all’elettronica di potenza ad esempio) permetteranno al comparto una ripresa più rapida.

I dati dell’elettronica in Italia
Stando all’ultimo rapporto di mercato Assodel (Associazione Distretti Elettronica – Italia) - presentato durante l’incontro del 15 ottobre realizzato in doppia modalità (in presenza e online) - dopo un primo trimestre calato del -4,5%, il secondo trimestre ha registrato una diminuzione del -19,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e il terzo trimestre un ulteriore -12,8%. Il 2020 chiuderà molto probabilmente con segno negativo. Nonostante questo, le previsioni per i prossimi due anni aprono delle opportunità enormi per la nostra industria.

Innovazione e green economy guideranno la ripresa
Innovazione e digital transformation diventeranno infatti lo strumento d’azione necessario per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e digitalizzazione stabiliti dal Green Deal e dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) negli ambiti industria, edifici e mobilità. Le tecnologie saranno alla base della transizione energetica e del cambio di paradigma verso un modello di società digitale e sostenibile. In questo senso, un’opportunità per ridisegnare l’economia del Paese è rappresentata dal Recovery Fund che in questi giorni è sui tavoli di discussione. L’Unione Europea destinerà infatti 209 miliardi all’Italia ponendo dei vincoli chiari su dove allocare le risorse ovvero su digitalizzazione, transizione verde e sulla industria 4.0.
“Il 70% del valore del Recovery Fund dovrà essere impegnato entro il 2021-22 – ha commentato Berlino Tazza, Presidente di Sistema Impresa, durante l’incontro - e comunque le spese andranno sostenute entro il 2026, attraverso politiche chiare e una progettazione puntale e concreta. Questo programma di incentivi e fondi europei potrà ridare forza alle nostre filiere e ripristinare il potenziale di crescita delle economie dell'Unione europea, creando nuove opportunità di lavoro e nuove figure professionali.”

Assodel: focus sulle smart technologies
A chiusura dell’incontro, Assodel ha annunciato che darà vita, oltre al tradizionale Osservatorio di mercato con le analisi trimestrali sull’andamento del comparto dell’elettronica in Italia - Osservatorio che dal 2021 sarà consultabile anche in forma digitale da remoto - anche a un Osservatorio sulle applicazioni Smart, partecipando, tra le altre cose, al tavolo di lavoro di Regione Lombardia su “smart mobility e AI” e ai vari gruppi di lavoro smart city e smart building.