Grazie alla regolazione
premi/penalità dell’ARERA e a un anno meteorologicamente favorevole, la durata delle interruzioni
per utente in bassa tensione conferma il trend di riduzione, scendendo a 62 minuti (dagli 86 del
2019), ripartita tra 21 minuti per cause non di responsabilità dei distributori (in grandissima parte a
seguito di eventi eccezionali) e i restanti 41 minuti di responsabilità dei distributori, la parte soggetta
alla regolazione, a conferma del dato 2020 e in miglioramento rispetto ai 47 minuti nel 2019.
Il numero medio di interruzioni per utente (4,07) per tutte le cause nel 2021 è sostanzialmente
allineato al dato dell’anno precedente (3,99), in miglioramento rispetto alle 4,62 interruzioni per
utente del 2019.
Per le interruzioni nella fornitura di energia elettrica nel 2021 di responsabilità dei distributori sono
oltre 21,8 milioni (contro i 9 milioni del 2020) gli euro che verranno restituiti dagli operatori ai
consumatori come penalità lorde per i disservizi e che andranno a riduzione delle tariffe di
distribuzione complessive, una delle quattro voci presente nella bolletta. Alle 27 imprese
distributrici soggette a questa regolazione (almeno 15 mila utenti connessi in bassa tensione) sono
stati assegnati premi netti (differenza tra premi lordi e penalità lorde) pari a 30,8 milioni di euro.
A livello societario E-Distribuzione rappresenta la quasi totalità delle penalità lorde con 19,8 milioni
di euro, ma al contempo incassa il premio netto maggiore di 27,1 milioni di euro. A questo proposito
si segnala che Areti e, parzialmente, E-Distribuzione restano al momento fuori dal meccanismo
standard di premi/penalità perché partecipanti ai nuovi esperimenti regolatori e a loro vengono
applicati specifici meccanismi e obiettivi che, se non raggiunti, prevedono il ricalcolo dei
premi/penalità nel 2024 per tutto il quadriennio 2020-2023 con i parametri standard.
Passando a un’analisi più dettagliata per il servizio di distribuzione dell’energia elettrica, per effetto
della regolazione introdotta con il TIQE 2020-23, si sono creati tre regimi di regolazione:
a) Regolazione “ordinaria”, regime nel quale non sono state introdotte particolari novità rispetto al
quadriennio precedente; appartengono a questo regime il 70% circa degli ambiti e il 60% circa degli
utenti;
b) Esperimenti regolatori, regime applicato in ambiti con livelli di qualità iniziali sensibilmente
peggiori degli standard fissati dall’Autorità e per i quali due imprese (E-distribuzione e Areti) hanno
presentato un progetto, che include la sperimentazione di nuove tecnologie, impegnandosi a
raggiungere il livello tendenziale prefissato entro il 2023 lungo un percorso di miglioramento
“personalizzato”, che permette di evitare le penalità ordinarie durante il quadriennio purché alla fine
del periodo il risultato di fine quadriennio sia raggiunto; appartengono a questo regime il 20% circa
degli ambiti e il 27% circa degli utenti;
c) Regolazione speciale, regime applicato in ambiti con livelli di qualità sensibilmente peggiori degli
standard fissati dall’Autorità ma senza sperimentazione; in questo caso il livello da raggiungere è lo
standard fissato dall’Autorità al 2025 o al 2027 a seconda della criticità di partenza; appartengono a
questo regime il 12% circa degli ambiti e il 13% circa degli utenti.
Dalla tabella si può evincere la percentuale di miglioramento tra il 2019 e il 2021 degli indicatori di
numero (N1) e durata (D1) delle interruzioni soggette a regolazione premi/penalità e, in particolare,
si nota come i miglioramenti siano più elevati con gli esperimenti regolatori.
Nei prossimi giorni saranno pubblicati sul sito i dati comparati tra distributori, con una novità che
renderà la comparazione fra le performance delle imprese distributrici semplificata e più
fruibile, attraverso un indice sintetico di durata e numero delle interruzioni.