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ANIE tra i firmatari per l’Osservatorio Nazionale sui furti di rame

27 febbraio 2012
Federazione Anie ha siglato il 24 Febbraio, unitamente al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, l’Agenzia delle Dogane, le Ferrovie dello Stato, ENEL e Telecom Italia, un Protocollo di Intesa per l’istituzione presso il Ministero dell’Interno dell’Osservatorio Nazionale sui Furti di Rame. Era presente alla firma del Protocollo il Ministro degli Interni Annamaria Cancellieri.

Fenomeno in crescita, anche a causa dell’aumento nelle quotazioni del materiale, il furto di rame è un segnale della crisi e colpisce soprattutto le aziende del settore elettrico.

Scopo principale dell’Osservatorio, che testimonia concretamente l’impegno congiunto assunto dalle Istituzioni e dai principali operatori di mercato per arginare un fenomeno in preoccupante crescita, sarà il dettagliato monitoraggio delle azioni criminali perpetrate sull’intero territorio nazionale, per determinare eventuali collegamenti tra i furti di rame e le attività delle organizzazioni criminali nazionali ed internazionali.

Tra le cause più importanti alla base dell’aumento dei furti di rame vi sono certamente i rialzi registrati nell’ultimo decennio nelle quotazioni del materiale, che lo hanno reso più prezioso ed attrattivo agli occhi della criminalità comune e organizzata. Se nel 2010 il prezzo del rame è raddoppiato, nel 2011 ha visto un’ulteriore crescita del 12%. Nonostante si preveda in corso d’anno una moderata riduzione delle quotazioni del rame per effetto del peggioramento dello scenario e di una maggiore volatilità delle stesse, i livelli continueranno a mantenersi superiori alla media storica.

Quella dei furti di rame è una problematica che affligge da tempo i settori che Anie rappresenta. Molti operatori industriali hanno subito in questi ultimi anni azioni di furto, spesso anche reiterate nello stesso sito produttivo e nello stesso periodo. Se prima del 2008 i furti avevano assunto prevalentemente la veste di vere e proprie rapine a mano armata, oggi si riscontrano altre modalità riconducibili a episodi di singoli gruppi o individui non ben strutturati, ma fortemente attratti dal valore del bene.

Il rame, unitamente ai principali metalli, è una delle materie prime che entra in larga misura nelle lavorazioni che conducono alla realizzazione di molte tecnologie rappresentate in Anie, in particolare nei cavi. Da un’indagine interna sulla tipologia delle aziende maggiormente colpite dal fenomeno è emerso che oltre il 20% riguarda i produttori di cavi e i fornitori di tecnologie per l’elettrificazione delle reti ferroviarie, per le quali il rame rappresenta circa il 40% dei costi di produzione. La presenza nei magazzini delle imprese Anie di ampie scorte di rame accentua la probabilità di atti criminali ed espone a un rischio crescente la sicurezza degli operatori, oltre a quella di strutture e immobili.