Con il Decreto sviluppo l’andamento degli investimenti del mattone dovrebbe crescere già nel 2013, riguadagnando finalmente il segno positivo. Una buona prospettiva anche per il potenziale mercato elettrico strettamente collegato
Il segnale è forte e positivo. Il decreto Sviluppo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 giugno scorso, rappresenta un colpo di timone deciso verso l’uscita dalla crisi del settore dell’edilizia. Anche se mancano altre misure utili a stimolare la domanda, molti provvedimenti sono positivi e tesi al rilancio del mondo delle costruzioni. Dunque, un cambio di passo delle politiche fino ad oggi inefficaci nel dare l’input necessario per traghettare il settore verso la ripresa. Fuori dalla crisi. Il new deal è lanciato e tutti ci credono.
“Certo sarebbero opportuni altri interventi e miglioramenti – dice Paolo Buzzetti, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili – ma questo è certamente un segnale di rottura e inversione di rotta di una politica che ha dapprima negato le nostre difficoltà, poi si è accanita con tassazioni e il netto rifiuto ad offrire una mano alle nostre imprese”.
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