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Senza un dialogo costruttivo è difficile un percorso evolutivo

16 giugno 2025
Paolo Ferrari, Amministratore Delegato di Comoli Ferrari, ha ribadito la necessità di fare sistema nella filiera elettrica italiana per renderla un ecosistema coeso e resiliente

Paolo Ferrari, Amministratore Delegato di Comoli Ferrari, ripercorre il suo cammino professionale dalla gavetta in magazzino fino alla guida strategica dell’azienda. “Fin da piccolo, vivevo l’azienda integralmente, un po’ in tutti i modi”, racconta, mentre descrive il percorso che lo ha portato a ricoprire ruoli in vendita, comunicazione e marketing. A suggellare questa crescita, l’affiancamento con il padre negli ultimi anni di vita, un’esperienza fondamentale che gli ha permesso di raccogliere le redini del gruppo.
Guardando al futuro, Ferrari traduce la propria mission in un passaggio chiave: non più semplici fornitori, ma partner e solution maker. L’obiettivo è rendere COmoli Ferrari un referente credibile nel settore degli impianti elettrici in Italia, anticipando soluzioni tecnologiche e rispondendo in modo proattivo alle esigenze dei clienti.
Il contesto italiano pone sfide complesse: il patrimonio immobiliare del nostro Paese, infatti, è tra i più datati in Europa e l’elettrificazione avanza lentamente. “Abbiamo una grande necessità di evoluzione, soprattutto in un’Europa che spinge per una maggiore elettrificazione”, spiega Ferrari. Diventa fondamentale, quindi, formare e sensibilizzare i consumatori finali affinché facciano scelte consapevoli.
Centrale per Ferrari è il tema della collaborazione. “Senza un dialogo costruttivo tra produttori, distributori e legislatori, è difficile portare avanti un percorso evolutivo”. L’investimento comune su formazione, normativa e sviluppo di figure professionali è, secondo l’amministratore delegato, imprescindibile per trasformare la filiera in un ecosistema coeso e resiliente.
Nei suoi recenti interventi pubblici, tra cui la convention FME dello scorso 27 novembre e in FilieraPiù, Ferrari ha ribadito la necessità di fare sistema. L’Italia può trasformare questa circostanza in opportunità: “un’opportunità forse senza precedenti, nemmeno pari al dopoguerra”. È tassativo rendere la professione impiantistica attraente per le nuove generazioni invertendo, così, la tendenza all’invecchiamento del tessuto occupazionale: secondo stime, mancheranno circa 150.000 lavoratori all’anno fino al 2030. 
Sotto la guida di Paolo Ferrari, Comoli Ferrari punta a diventare un hub integrato che combina distribuzione, formazione, advocacy, comunicazione e innovazione. Un progetto di crescita condivisa, dove l’obiettivo non è solo economico, ma punta a migliorare la qualità della vita delle persone e la competitività del sistema Italia. Come lui stesso sintetizza: “Lavorare insieme per un bene comune, in un percorso di evoluzione condiviso”.

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