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Il mercato dei sistemi di climatizzazione, indagine Assoclima 2024

15 aprile 2025
Assoclima ha presentato i risultati dell’indagine statistica 2024 sul mercato italiano dei componenti per i sistemi di climatizzazione.

L’analisi, alla quale hanno partecipato 48 aziende, ha evidenziato un valore complessivo del mercato nazionale superiore a 2,5 miliardi di euro, con una flessione del 5% rispetto all’anno precedente. Il segmento dell’espansione diretta, che rappresenta oltre il 60% del fatturato Italia, ha chiuso il 2024 con performance positive sia a volume che a valore per tutte le categorie di prodotto: +10% e +3% per i climatizzatori monosplit, +13% e +4% per i multisplit, +8% e +5% per i sistemi VRF. Incrementi a due cifre in termini di fatturato Italia anche per i condizionatori roof top, che rispetto all’anno precedente hanno guadagnato il 12% a volume e il 13% a valore. In calo i condizionatori close control, con una flessione del 6% a volume e del 2% a valore, e i climatizzatori monoblocco e trasferibili (-8% e -13%). Il comparto idronico ha mostrato un andamento contrastato, dove la potenza ha fatto ancora una volta da spartiacque. Le pompe di calore aria-acqua con potenze superiori a 100 kW hanno confermato un trend di crescita: +17% a volume e +8% a valore nella fascia 101-200 kW, +37% a volume e +23% a valore nella fascia 201-350 kW. Per le potenze inferiori a 100 kW, invece, il mercato ha evidenziato un calo significativo: -21% a volume e -26% a valore per le unità sotto i 10 kW, -31% a volume e -37% a valore nella fascia 11-17 kW. Le apparecchiature ibride hanno registrato una delle contrazioni più marcate, con un calo del 66% a volume e del 69% a valore. In sofferenza anche le pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria, che hanno segnato un -21% a volume e -26% a valore. Dati positivi, invece, per i gruppi frigoriferi condensati ad acqua e le pompe di calore acqua-acqua: +7% a volume, con un lieve calo del 5,3% a valore. La contrazione delle apparecchiature idroniche ha avuto ripercussioni sulle unità terminali (ventilconvettori, cassette, hi-wall), che hanno chiuso il 2024 con un calo del 9% a volume e del 7% a valore. Anche la ventilazione meccanica residenziale ha subìto una flessione: -14% a volume e -15% a valore. Segnali positivi sono arrivati invece dalle unità di trattamento aria, che hanno registrato una crescita del 10% a volume e del 11% a valore. Queste le valutazioni di Maurizio Marchesini, Presidente di Assoclima: “Nel 2024 il settore commercial ha beneficiato del PNRR, i cui effetti positivi continueranno anche nel 2025. Al contrario, il comparto residenziale ha registrato una delle performance peggiori, in gran parte a causa della bolla speculativa del 2022, generata da fattori economici e geopolitici e amplificata in Italia dal Superbonus 110%… È fondamentale che la transizione energetica prosegua senza incertezze e che il settore riceva un indirizzo preciso su investimenti e incentivi. Non si tratta di imporre divieti su alcune tecnologie, ma di garantire che le risorse disponibili siano allocate in modo efficace, favorendo anche la produzione italiana ed europea.” www.assoclima.it