
Energy Strategy Group l’8 novembre ha presentato il “Short Report” che presenta i seguenti contenuti:
- L’evoluzione del sistema elettrico;
- la proposta di revisione del marketing design;
- il processo di apertura del MSD: il percorso verso il nuovo TIDE;
- Comunità energetiche rinnovabili.
All’interno del dibattito sulla transizione energetica, i recenti accadimenti nel contesto geo-politico inter- nazionale hanno rimesso in auge la centralità degli obiettivi di sicurezza energetica e competitività dei prezzi dell’energia, accanto a quello di decarboniz- zazione che ha rappresentato negli ultimi il “mantra” alla base dell’evoluzione del sistema energetico.
D’altro canto, è rimasta invariata – se non ulteriormente enfatizzata – la consapevolezza da parte del legislatore e degli operatori di mercato che il raggiungimento degli obiettivi connessi alla transizione energetica richieda una “ristrutturazione” significativa del sistema elettrico. A titolo esemplificativo, l’elettrificazione dei consumi ed il forte incremento atteso della generazione di energia da fonti rinnovabili non programmabili richiederanno radicali modifiche profondamente le logiche di dispacciamento e di gestione del sistema elettrico.
È in questo contesto che si inserisce il nuovo Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico, attraverso il quale si vuole rendere strutturale in Italia la partecipazione di risorse di flessibilità distribuite (afferenti tanto alla generazione quanto alla domanda), organizzate all’interno di aggregati virtuali.
Guardando allo scenario europeo, un’importante riforma in atto riguarda il “market design”, la quale punta a costruire un sistema in grado di accogliere e supportare lo sviluppo della capacità rinnovabile necessaria a decarbonizzare la generazione di energia elettrica nei paesi dell’Unione. Contract for Difference a due vie, PPA e sviluppo dei mercati forward sono le leve individuate dalla Commissione per sviluppare gli investimenti in impianti di generazione a fonte rinnovabile, riducendone il livello di rischio legato alle instabilità dei prezzi spot che hanno frenato le installazioni negli ultimi anni.
Entrambi i provvedimenti danno la cifra del commitment del policy maker comunitario e nazionale su queste tematiche. Va altresì sottolineato che l’effica- cia di tali provvedimenti sarà da valutare alla luce delle misure attuative che saranno adottate nei prossimi mesi. Provvedimenti attuativi la cui importanza è ul- teriormente enfatizzata dai recenti (non) accadimenti relativi ad un’altra traiettoria abilitante la transizio- ne energetica messa a fuoco all’interno del Rapporto, ossia le comunità energetiche. Nel corso del 2023, l’attesa per il nuovo schema incentivante a supporto dello sviluppo delle iniziative di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili (non ancora definito alla data di chiusura del presente rapporto) ha infatti determinato un rallentamento delle iniziati- ve da parte degli operatori.