
Una recente indagine condotta da Forrester Consulting, commissionata da Johnson Controls, ha rivelato che, sebbene le aziende riconoscano il potenziale degli edifici intelligenti – ben il 60% li considera fondamentali per attirare talenti – molte faticano a superare ostacoli significativi. Lo studio, che ha coinvolto 1.548 responsabili delle strategie di smart building a livello globale, ha evidenziato un divario preoccupante tra aspirazioni e realtà.
Integrazione: il tallone d'Achille degli edifici intelligenti
Il dato più eclatante? Solo l'11% degli intervistati afferma che i sistemi e gli apparati dei propri edifici sono completamente integrati. Questa mancanza di interoperabilità rappresenta un ostacolo enorme, impedendo alle aziende di sfruttare appieno il potenziale dei dati raccolti. Infatti, il 67% dei responsabili fatica a utilizzare gli insight generati per ottimizzare gli edifici.
Senza una visione unificata, i responsabili si trovano a dover gestire silos di informazioni frammentate, rendendo difficile prendere decisioni informate e ottimizzare le performance dell'edificio. Le conseguenze? Il 66% lamenta una riduzione dell'efficienza operativa, il 60% una minore fidelizzazione dei clienti e il 51% un impatto negativo sui ricavi.
La collaborazione è la chiave del successo
• Integrare sistemi e dati: Creare una piattaforma unica per la gestione di tutti gli aspetti dell'edificio, dall'illuminazione all'HVAC, dalla sicurezza alla qualità dell'aria, un'esigenza sentita dal 80% degli intervistati.
• Sfruttare l'analisi dei dati: Trasformare i dati grezzi in informazioni utili per ottimizzare le operazioni, migliorare il comfort degli occupanti e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, come ad esempio il monitoraggio della qualità dell'aria interna (IAQ), una priorità per il 30% dei responsabili.
• Rimanere al passo con l'innovazione: Il mondo degli edifici intelligenti è in continua evoluzione. I partner aiutano a rimanere aggiornati sulle ultime tecnologie, normative e best practice, garantendo la conformità agli standard di qualità dell'aria, un aspetto critico per il 25% degli intervistati.
A cura di Francesco Genchi, Managing Director di Johnson Controls Italia.