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La casa di domani? La descrivono Leroy Merlin e Doxa

25 settembre 2014
Persone comuni ed esperti interpellati cercano di illustrarla cogliendo i segnali già presenti nella realtà di oggi

Leroy Merlin e Doxa hanno realizzato, nell’ambito dell’Osservatorio sulla Casa, una ricerca che provasse a delineare la percezione degli italiani rispetto alla casa di domani. Mentre le persone comuni hanno raccontato ciò che si aspettanlogo Osservatorio sulla casao dal domani, Leroy Merlin e Doxa hanno posto le stesse domande ad alcuni thought leader di settore, in grado di avere una visione più ampia: da architetti a esperti di smart cities, tutti familiari con il tema casa, per capire dove (e soprattutto come) andremo ad abitare un giorno.

In sintesi, sono quattro filoni in particolare che acquisiranno sempre più importanza:
- La Casa mutante, ossia la flessibilità e la capacità di cambiare continuamente dentro e fuori, negli spazi e nelle atmosfere. Tutto sarà intercambiabile e si adatterà alle esigenze del momento e agli stati d’animo, tramite un innovativo modo di utilizzare elementi come, ad esempio, la luce. A proposito di luce: gli intervistati conferiscono un valore di importanza medio di 7,4 (con massimo 10) all’introduzione di sistemi sensibili alla luce e alla presenza di persone negli ambienti, che si accendano, spengano e regolino in totale autonomia.
- La Casa collettiva. Nel futuro assisteremo sempre più al ripensamento di spazi individuali per tendere sempre più ad una visione collettiva. Tutto ciò non comporterà, tuttavia, una riduzione dell’importanza degli spazi personali inseriti in un contesto collettivo.
- La Casa ricongiunta, che esprime la necessità fisica di ricongiungimento con la natura. La casa deve essere amica della natura quindi oggetti “naturali”.

- E infine la Casa device. In questo excursus sul futuro, non è infatti possibile non parlare di tecnologia. La tecnologia è già nelle nostre case e probabilmente la sua presenza andrà aumentando sempre più: per affermarlo basta osservare la realtà odierna e quanto tutto sia legato allo sviluppo tecnologico. In questo ambito, la fantasia degli intervistati ha avuto modo di esprimersi in libertà e i risultati sono, tra gli altri, che il 78,5% di loro auspica una connessione continuativa a distanza con servizi di sicurezza (soccorso medico, vigilanza, etc.), mentre il 68,6% desidera che le tende siano in grado di chiudersi e aprirsi in totale autonomia.
Ciò che cambierà e di cui è complicato prevedere l’evoluzione, è il modo in cui la tecnologia verrà sempre più implementata nelle nostre case. La parola chiave sembra essere “endemico”: i tech device non saranno più accessori esterni, bensì faranno parte del dna della casa. Paradossalmente la tecnologia sarà meno visibile e invasiva, ma molto più presente di adesso.