Illuminazione di emergenza per la moschea di Ljubljana

La "specificità" del luogo scelto per la Moschea è proprio la sua mancanza di "specificità". Situata infatti, in una zona industriale di Lubiana un tempo abbandonata e dimenticata.
Come in passato, le moschee di Sarajevo, del XIX secolo, venivano costruite da ricchi donatori e rappresentavano le basi per lo sviluppo di alcune nuove aree della città, così, oggi, il nuovo complesso diventa un punto di partenza per lo sviluppo di questa parte della città di Ljubljana.
La moschea costituisce il nucleo di un centro culturale islamico composto da sei edifici.
La moschea si trova al centro. Gli edifici sono orientati verso il mondo "esterno" come segno di apertura e consentono di intravederla da tutti i lati attraverso gli scorci che li separano gli uni dagli altri.
Il nuovo centro può ospitare fino a 1400 fedeli. Accanto alla sala della preghiera e al minareto alto 40 metri, sono presenti uffici, classi, una lavanderia, una palestra, un ristorante, un campo da basket, alloggi per il clero islamico e un parcheggio sotterraneo con 110 posti auto.
Tutti gli edifici sono realizzati in cemento bianco combinato con acciaio, vetro e legno. Un’altra peculiarità è stata la realizzazione della cupola, elemento caratterizzante delle Moschee in generale, che, anziché essere posizionata esternamente, nella parte superiore dell’edificio, è stata posizionata, sospesa al suo interno. Realizzata in tessuto di colore azzurro/blu trasparente, rappresenta un chiaro riferimento alle famose moschee nei paesi islamici come la Moschea Blu di Istanbul.
Obiettivo dell’Architetto, Matej Bevc, collegare i valori dell’architettura islamica tradizionale con l’architettura contemporanea. La scelta di realizzare le facciate in vetro è stata dettata dal fatto che si voleva mostrare la sua trasparenza e la sua apertura, consentendo alla luce esterna di illuminare preziosamente lo spazio interno.
Al fine di coniugare l’aspetto estetico con quello tecnologico per la realizzazione dell’impianto di illuminazione di emergenza i prodotti scelti sono stati il modello VIALED EVO e l’apparecchio di segnalazione LYRA EVO tutto firmato Linergy.
Il Vialed Evo appartenente alla famiglia di apparecchi di emergenza a Led a impatto visivo azzerato è stato ideato e progettato per soddisfare tutti i requisiti normativi e le esigenze d’installazione. Un apparecchio che a seconda della tipologia di ottica montata, asimmetrica o simmetrica, permette di indirizzare il fascio luminoso nell’area da illuminare secondo la necessità. Vialed Evo è stato creato in particolare per illuminare le vie di fuga con la sua lente asimmetrica riesce a illuminare fino a 20m di corridoio, con un design minimalista e non invadente da un punto di vista visivo, come visibile lungo i corridoi presenti all’interno della Moschea.
In altri ambienti di design, presenti all’interno del centro proprio in corrispondenza delle vie di fuga, delle uscite di sicurezza la scelta è stata quella di un prodotto ad alta efficienza luminosa come l’apparecchio Lyra Evo, per rispondere appieno alle normative europee UNI EN 1838 che prevedono appunto, la corretta individuazione dei percorsi delle vie di fuga. Realizzato con led bianchi ad altissima efficienza luminosa è dotato di un nuovo pannello per una migliore diffusione e uniformità della luce mediante un sistema ottico appositamente studiato.
Il modello scelto ha una distanza di visibilità di oltre 30m e svolge la sua attività di segnalazione anche nel caso di black-out grazie alla batteria integrata che si ricarica in modalità continua in presenza di rete. Inoltre l’apparecchio di segnalazione Lyra Evo è dotata di un selettore per impostare il livello di luminosità in presenza di rete e di impostare il funzionamento anche in sola emergenza.