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Schneider Electric supporta Casa Don Bosco

7 luglio 2015
Un innovativo sistema domotico, che consente di misurare e ottimizzare i consumi energetici, è stato donato da Schneider Electric ed è costantemente attivo nel Padiglione.

La Casa Don Bosco è un padiglione di 350 metri quadri, che, al termine di Expo, verrà smantellato per poi essere trasportato e ricostruito in Ucraina, accogliendo nuovi giovani.
L’impianto realizzato da Schneider Electric per la Casa Don Bosco a Expo Milano 2015 include le soluzioni di distribuzione elettrica, realizzate con il quadro intelligente per la gestione dell’energia iQuadro e con i componenti Schneider Electric; il sistema domotico; l’integrazione dei diversi impianti; l’illuminazione di emergenza; le funzioni di sicurezza come la rilevazione incendi; la dotazione di gruppi di continuità per garantire l’alimentazione elettrica; le soluzioni di condizionamento.  “ I consumi e lo stato dell’impianto sono monitorati attraverso il sistema di gestione Energy Operation Online”, conferma Marco Gentili, di Aisatec, il partner EcoXpert che ha realizzato l’impianto per conto di Schneider Electric.
I progetti dei Salesiani sostenuti da Schneider Electric
Durante l’evento odierno, sono stati illustrati tre progetti che Schneider Electric sostiene da tempo in tutto il mondo.
“Formazione per Crescere”. Schneider Electric affianca da 15 anni le scuole Salesiane nella formazione professionale dei giovani, per farli diventare protagonisti di un futuro migliore. “Si punta a una formazione tecnologica d’avanguardia, fornendo alle scuole unità didattiche e laboratori di alto livello dedicati alle soluzioni elettriche, all’automazione ed alla domotica” , spiega Gianfranco Mereu, Responsabile delle Relazioni con le Scuole e le Università di Schneider Electric  Il progetto di Casa don Bosco riprende il valore che Don Bosco definiva “L’Intelligenza nelle Mani” per aiutare a creare i futuri professionisti della gestione di una risorsa preziosa quale l’energia.
In Italia, Schneider Electric collabora con 36 Centri di Formazione Professionale dei Salesiani (CNOS – FAP) partecipando anche alla formazione continua dei docenti ed organizzando con i centri eventi e corsi di aggiornamento sul territorio rivolti ai professionisti; inoltre, l’azienda sostiene fin dal 2006 la Gara Nazionale Settore Elettrico ed Elettronico, che premia le eccellenze e le capacità professionali degli studenti dei CFP.
“Solidarietà: dare a tutti un’opportunità”. Il progetto prevede attività di formazione e inserimento professionale dei giovani, e la messa a disposizione delle comunità che ne sono sprovviste di soluzioni per accedere all’energia. Nell’ambito di questo progetto, dal 2009 a oggi sono stati formati più di 10.000 giovani in India, America Latina (Colombia, Ecuador, Costa Rica) ed Europa, e decine di strutture hanno potuto ottenere accesso all’energia elettrica: ciò è avvenuto attraverso l’azione della Fondazione Schneider Electric e del programma Schneider Electric Teachers, che impegna su base volontaria dipendenti attivi e in pensione dell’azienda in missioni di formazione professionale.  
Il terzo progetto, “Gestire l’energia: reinvestire le risorse per i giovani” vede Schneider Electric aiutare i Salesiani a migliorare l’efficienza energetica delle proprie Case in tutto il mondo, per risparmiare sui consumi potendo reinvestire le risorse così recuperate in iniziative di sviluppo e di solidarietà.  
In Italia sono già quattro le case Salesiane, situate a Verona, Udine, Pordenone e Aosta, che stanno controllando gli impianti e gestendo i consumi grazie a soluzioni Schneider Electric che consentono di risparmiare fino al 30% di energia. Per dare una dimensione dei risultati che si possono ottenere, basti dire che mediamente una Casa Salesiana che ospiti un centro scolastico polifunzionale nel Nord Italia spende oltre 100.000 euro per l’energia; liberando 30.000 euro si ottengono risorse che permettono di acquistare libri di testo per 1.500 studenti; di offrire 6.000 pasti caldi; di erogare 1.000 ore in più di formazione professionale; di realizzare tre laboratori didattici tecnologicamente avanzati; ma anche di portare energia e luce a 30 famiglie che vivano in comunità prive di elettricità in aree quali l’Africa o l’India.  Un esempio di come attraverso la tecnologia si possa investire in sviluppo.

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