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Massimizzare l’autoconsumo

12 febbraio 2015
Intervista Luca Zingale, Direttore Scientifico di Solarexpo-The Innovation Cloud (8-10 Aprile al MiCo-Fiera Milano Congressi)
In Italia lo sviluppo delle energie rinnovabili sembra resistere alla crisi. Quali sono i vostri indicatori?
Non possiamo nascondere che con la fine degli incentivi per il fotovoltaico si sia avuto un forte ridimensionamento del mercato nazionale e poi una fase di consolidamento con l’uscita di diversi player del settore. Ma nessuno poteva immaginare di mantenere i livelli incredibili di potenza installata registrati tra il 2011 e il 2012. I recenti dati del 2014 sulle nuove installazioni fotovoltaiche sarebbero di poco inferiori ai 400 MW, anche se la società di consulenza IHS parla di un venduto intorno ai 700 MW. Direi comunque che si tratta di numeri ancora insoddisfacenti, ma la nota positiva è che sono ormai impianti realizzati tutti senza l’incentivo del conto energia. L’esperienza del boom degli anni scorsi ha portato diversi System Integrator ed Epc contractor nazionali verso mercati esteri come il Regno Unito o la Romania che ancora garantiscono ‘grandi numeri’. Ma nonostante ciò, l’Italia è oggi il più importante mercato post-incentivi. Grazie alle detrazioni fiscali, alla Sabatini bis per le PMI e le ultime delibere sui SEU e sull’energy storage il quadro normativo da qui in avanti è più chiaro e stabile e forse mai come adesso, grazie anche alla riduzione dei prezzi, è stato più conveniente installare un impianti fotovoltaico per famiglie e imprese. Paradossalmente, persino gli ultimi attacchi al settore come lo Spalma-incentivi hanno creato nuove opportunità.

Quali?
Con lo Spalma incentivi il valore netto dell’impianto fotovoltaico e dei suoi profitti diminuisce sensibilmente e molti proprietari di impianti potrebbero per questo non riuscire a pagare le rate del finanziamento richiesto per l’installazione. Un aspetto che preoccupa tanto gli operatori del settore quanto le banche. Diventa quindi sempre più importante ottimizzare le prestazioni del proprio impianto, spesso compromesse da alcuni errori iniziali di installazione, scarsa qualità delle varie componenti, malfunzionamento degli inverter, e così via. Si apre allora un ampio ventaglio di opportunità per il mercato della gestione e manutenzione degli impianti fotovoltaici e del loro monitoraggio. Stiamo parlando di oltre 600mila impianti FV in esercizio. Per questo uno dei tanti convegni di Solarexpo-The Innovation Cloud 2015 verterà sulle questione legate all’Operation Maintenance and Performance degli impianti fotovoltaici.

Come valutate il contesto normativo per le energie rinnovabili e in particolare per il fotovoltaico? Qual’è lo stato dell’arte tecnologico? Quali le dinamiche del mercato?
Come detto, l’attuale assetto normativo e le ultime novità che hanno interessato il settore italiano delle rinnovabili, e del fotovoltaico in particolare, fanno pensare ad una ripresa già da quest’anno. Pensiamo alle opportunità per gli accumuli: la delibera sull’energy storage di fine novembre 2014 e l’aggiornamento delle regole tecniche del Comitato Elettrotecnico Italiano hanno fornito un quadro abbastanza completo e ciò fa ritenere che l'Italia, insieme a Germania, Regno Unito e Australia, possa essere uno dei paesi in cui si potranno diffondere maggiormente le batterie abbinate al fotovoltaico. Il nostro Paese ha un costo dell'elettricità, soprattutto per le imprese, relativamente alto: questo, assieme alla buona radiazione solare, rende conveniente produrre l'elettricità solare e auto consumarla, senza acquisirla dalle rete che ha costi maggiorati dagli oneri di sistema. E se mi serve elettricità di sera immagazzinarla in batterie è un’altra opportunità. I costi sono ancora elevati ma la crescita della domanda, anche all’estero, soprattutto dalla seconda parte del 2015 farà abbassare i prezzi.

Potrete leggere l’intervista completa sul n.227/2015 di Contatto Elettrico
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