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La nuova sede della Fondazione Agnelli

19 giugno 2017
L'istituzione torinese festeggia il Cinquantenario e rinnova la sua sede: nasce uno spazio di lavoro condiviso, aperto alla città e dedicato all'istruzione, alla ricerca e all'imprenditorialità.

La Fondazione Agnelli celebra 50 anni di ricerca e di attività culturali. La Presidente della Fondazione, Maria Sole Agnelli e il Vice Presidente John Elkann hanno inaugurato oggi la sede – profondamente rinnovata – dell’istituzione torinese alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli. Nell’occasione sono state presentate le iniziative intraprese per festeggiare l’anniversario e i progetti di ricerca che saranno realizzati nei prossimi anni.
Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte anche l’imprenditore ed ex sindaco di New York Michael Bloomberg, il Direttore della Fondazione, Andrea Gavosto, numerosi rappresentanti del governo e delle istituzioni locali e diversi partner italiani e internazionali di alto profilo, coinvolti nel progetto della nuova sede e nelle attività promosse dalla Fondazione. Tra questi - oltre allo studio Carlo Ratti Associati, che ha curato il rinnovamento della sede e a Talent Garden, partner principale del progetto di destinazione funzionale dell’edificio – figurano lo studio di architettura del paesaggio di Louis Benech, il CERN di Ginevra, Comau, l’artista Olafur Eliasson, Google, l’Istituto Italiano di Tecnologia, Lavazza, la Galleria Franco Noero, il Politecnico di Torino, lo chef Alfredo Russo, Siemens e Technogym.
La Presidente Maria Sole Agnelli ha dichiarato: "Sono felice e orgogliosa che la mia famiglia rinnovi l’impegno preso mezzo secolo fa, mettendo nuove idee e tanta energia nelle attività della Fondazione. Qui nasceranno idee e progetti originali, continuando una storia di successo che abbiamo iniziato nel 1966 per ricordare la nascita di mio nonno, il fondatore della Fiat".
Il Vice Presidente John Elkann ha commentato: "In un luogo simbolico per la storia di Torino e della mia famiglia, la Fondazione Agnelli punta sull’istruzione e sull’innovazione per promuovere i talenti dei giovani e moltiplicare le loro opportunità. Sono grato ai nostri partner che hanno sposato questo progetto: lo spirito di collaborazione che ci ha guidato nel creare la nuova sede rimarrà al centro delle nostre attività e consentirà di realizzare insieme progetti di grande rilievo".

La nuova sede
Con l’inaugurazione ufficiale di oggi, la Fondazione Agnelli, costituita nel dicembre 1966 e operativa dall’anno successivo, prende sede in Via Giacosa 38 dove il Senatore Giovanni Agnelli, che fu tra i fondatori della Fiat nel 1899, aveva la sua dimora.
L’edificio che aveva vissuto una prima trasformazione concepita dall'architetto Albertini negli anni ’70 è stato ora trasformato dal progetto della Carlo Ratti Associati, che ha creato un luogo di lavoro capace di favorire la condivisione di idee e di progetti, aperto alla città, ricco di suggestioni storiche, ma anche di soluzioni tecnologiche innovative e particolarmente efficiente in termini di consumi energetici.
Tra i primi esempi al mondo di architettura digitale e responsiva, l'edificio della Fondazione Agnelli sfrutta le nuove tecnologie, come i sensori IoT (Internet of Things), per garantire il massimo comfort e favorire la creatività. Ciascuno potrà infatti personalizzare la propria esperienza del luogo di lavoro, definendo il livello di luce e di temperatura ideali: la "bolla termica" così definita lo seguirà nei suoi spostamenti all'interno dell'edificio. E ogni volta che la sua postazione di lavoro non sarà utilizzata, il sistema di condizionamento entrerà in standby, come accade con i computer, in modo da garantire un sensibile risparmio di energia.
Il sistema di supervisione e di controllo delle infrastrutture tecnologiche dell'edificio si basa sulla piattaforma Desigo CC di Siemens, che ha sviluppato un innovativo indoor positioning system capace di geo-localizzare gli utenti all’interno del complesso, pur senza identificarli. Grazie a un'applicazione per smartphone, il sistema attiva automaticamente le risposte degli impianti, adattandole in tempo reale al numero delle persone presenti nei diversi ambienti.

Foto di: Andrea Guermani, Beppe Giardino