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16esimo Congresso Nazionale Domotecnica: il punto sul mercato e l’etichetta energetica

19 settembre 2014
Torino, 18-20 settembre: presentati durante il Convegno istituzionale “Tendenza di mercato e nuova etichetta energetica” i risultati dell’indagine Ref-e sul mercato della climatizzazione e le implicazioni del recepimento della direttiva sull’etichettatura grazie all’intervento di Anima

Il residenziale è un settore ad alta richiesta di energia in prevalenza ad uso termico ed è perciò un mercato con alte potenzialità per la diffusione di tecnologie efficienti. Negli ultimi due anni, caldaie a condensazione, pompe di calore e biomasse hanno avuto una forte diffusione: tra i principali fattori che hanno influito nella diffusione di queste tecnologie il basso costo di funzionamento e gli incentivi. Questa in estrema sintesi la fotografia dei trend del mercato della climatizzazione (raffrescamento e riscaldamento) presentata da Ref-e oggi in occasione Convegno istituzionale “Tendenza di mercato e nuova etichetta energetica”, tenutosi nell’ambito del 16esimo Congresso Nazionale Domotecnica (Torino, 18-20 settembre), in cui - oltre al quadro sul mercato dell’efficienza energetica – sono state presentate da Anima le implicazioni del recepimento della direttiva sull’etichettatura energetica dei sistemi d’impianto, in vigore dal 2015.

Tornando all’indagine di Ref-e, si vede come in Italia, negli ultimi 20 anni, sono aumentate in modo rilevante le famiglie (+28%): un fenomeno che ha portato ad un aumento delle abitazioni occupate e di conseguenza dei consumi di energia. Dal 2009 i consumi del residenziale hanno superato quelli dell’industria e nel 2012, con oltre 30mila ktep, sono secondi solo a quelli dei trasporti. In questo scenario, guardando al 2012, si vede come le pompe di calore rappresentino oltre un terzo degli apparecchi installati, seguite dalle caldaie tradizionali (26,4%) dalle tecnologie e a biomassa (18,9%) e dalle caldaie a condensazione (10,4%), il solare termico si assesta su 3,4% delle installazioni globali.

“Dati che fanno capire come il residenziale sia sempre più terreno fertile per le tecnologie efficienti e che vengono  ulteriormente confermati dalla crescita nella consistenza del numero di impianti installati nelle case degli italiani” commenta Tommaso Franci di Ref-e.

Se le caldaie a condensazione hanno un saldo fortemente positivo (con una crescita di circa 200mila unità), il parco delle caldaie tradizionali installate subisce un calo di circa 150mila unità: inoltre, guardando alle previsioni per i prossimi due anni, se sette installatori su dieci stimano un calo per le caldaie a gas tradizionali, sempre sette su dieci vedono una crescita per quelle a condensazione. Crescono anche le pompe di calore e le tecnologie a biomassa: ben l’80% degli installatori afferma che il mercato delle pompe di calore crescerà nel 2014 e 2015, mentre il 75% prospetta lo stesso destino per la biomassa. Tra i fattori che spingono la diffusione di queste tecnologie ci sono in primo luogo il basso costo di funzionamento, seguito dal supporto fiscale dato dal sistema di incentivi e, non da ultimi, i benefici per l’ambiente.

Un trend che si conferma anche nelle rilevazioni su base 2013 condotte da Ref-e. Rispetto alle valutazioni raccolte nel 2012, i primi dati indicano l’aumento significativo del peso degli aspetti connessi all’incentivazione per la diffusione di tutte le tecnologie, grazie all’innalzamento della detrazione dal 36% al 50%. Nel 2013, inoltre, le aspettative a medio termine degli installatori si rafforzano per quanto riguarda pompe di calore, biomasse e solare termico, anche se oggi la crisi e la riduzione della spesa delle famiglie sembrano penalizzare il mercato.   

E anche dall’intervento di Valentina D’Acunti di Anima, arriva la conferma che il mondo sia destinato a cambiare in meglio grazie alle tecnologie ad alta efficienza ed energie rinnovabili, che prendendo il soppravvento sulle tecnologie tradizionali, permetteranno di raggiungere gli obbiettivi del 20-20-20 fissati dall’Unione Europea, in materia di riduzione di emissioni di CO2 di risparmio. E in questa direzione si inserisce la normativa europea che, da fine settembre 2015, rende obbligatoria l’etichettatura energetica per i sistemi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, che impone la dichiarazione dei consumi della singola tecnologia e dell’intero impianto. In questo modo, le imprese che investono in innovazione per la produzione di macchinari efficienti saranno tutelate e avranno una certificazione che le porti a distinguersi sul mercato, mentre i clienti avranno la possibilità di scegliere con maggior consapevolezza prodotti realmente efficienti.

Congresso Domotecnica_convegno mercato ed etichettatura_19_09_14